E' il progresso, bambola. Addio al prato del Campo Boario.

Creato il 03 febbraio 2012 da Laperonza

Marisa Colibazzi stamattina sul Carlino si domanda come mai nessuno (o quasi) a Montegranaro si indigni per la colata di cemento che ha sostituito il prato del “nuovo campo boario”. Conosco bene l’indignazione tipica dei miei concittadini: è rara, effimera e in genere è dettata o dall’emotività del momento o da interessi personali. Nel caso del Campo dei Tigli - o Campo Boario che dir si voglia - c’è già stata, è durata poco, ha dato risultati pressochè nulli ed è rientrata. Non si può sperare di riaverne ancora. E questo nonostante al posto del prato ci sia del cemento, nonostante gli alberi secolari opportunamente lasciati per tacere le polemiche siano destinati a soccombere al progresso e alla cecità dell’uomo, nonostante Montegranaro subisca un altro scempio, un’altra ferita, un altro deturpamento. Così domani avremo un bel prato sintetico applicato con tecniche avveniristiche sulla platea di cemento, senza formiche (vivadio), senza api, con fiori di plastica e uccellini meccanici a batterie ricaricabili. E’ il progresso bambola, non ci puoi far nulla. E in fin dei conti ai Montegranaresi sta bene così.
Luca Craia