E' imperativo: liberarsi del patrimonio non strategico! Ma la strategia c'è?

Creato il 20 luglio 2012 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

"Non voglio passare alla storia come il Sindaco che ha promosso l'espansione della città verso la campagna" ma nel contempo "non sono per cemento zero"; così, grosso modo, il Sindaco in chiusura della discussione consiliare che avrebbe poi portato all'approvazione della prima delle due delibere duramente contestate dal PD, e questo fa parte della normalità, ma anche all'interno della maggioranza stessa che da quel momento diventa ex-maggioranza. 
Particolare impegno ha profuso il Sindaco per sostenere le delibere dando anche ragguagli sul cosa si sarebbe realizzato dalle nuove entrate (1.600.000 euro o qualcosa di più) derivanti dalle alienazioni di cespiti di proprietà comunale proposte. La rotatoria all'intersezione di Via Gramsci col l'ex-circonvallazione, gli interventi nelle frazioni (Fornio in particolare) ed altre potevano trovare adeguata copertura.  Questo è un po' il quadro che sta dietro alle sofferte ed in parte mancate delibere oggetto dell'articolo del settimanale "Il Risveglio". La partita alienazioni del patrimonio non strategico resterà comunque il banco di prova anche per le amministrazioni comunali a venire. In questo contesto le corpose discussioni del 9 e 10 luglio alla fine sembreranno scaramucce con vincitori e vinti provvisori.  Quello che non si vede ancora è una strategia nella maggioranza e della minoranza in questa impresa il cui risultato è fondamentale per la nostra città. Inutile spendere proclami su "spending review" o entrare eccessivamente nei dettagli, come hanno fatto alcuni consiglieri dei due (tre?) schieramenti; quel che manca ancora alla città ed ai cittadini è l'informazione, chiamiamole trasparenza, chiamiamola partecipazione, senza rivestire queste parole di particolari cariche emotive.  Se è auspicabile, come lo è, liberare il Comune di parte del patrimonio perché non pubblicare in forma semplice, capibile, i dati sul patrimonio esistente includendovi quello delle partecipate che, come si sa, sono state utilizzate per incrementare il patrimonio stesso. Solo in questo modo i cittadini saranno parte del processo decisionale e non semplici spettatori di un incomprensibile teatrino, che tale è stato l'ultimo Consiglio Comunale.  Se esiste effettivamente un Assessorato alla Comunicazione questi non può limitarsi a comunicati consolatori a mezzo stampa o propri giornalini, ma deve fornire dati ed informazioni. Ci pensi, Signor Sindaco, forse si semplifica anche il suo compito, forse è più semplice avere per interlocutore la città, i cittadini, che un consiglio ingessato in comportamenti scontati quanto obbligati e dettati dalla convenienza del momento. Vedi anche http://fidenza.ponziettore.it/immobilicomunali.html