E INCIUCIO SIA! - Cosa poteva fare il PD al Quirinale

Creato il 23 aprile 2013 da Xab @Xabaras89

Voglio essere abbastanza alla mano, perché mi piacerebbe risultare comprensibile prima di tutto a quelli che di politica non capiscono una ceppa.
Lasciamo un attimo da parte l'intrallazzo, che è uno dei fondamenti della Politica in generale, e che in Italia sembra essere l'unica cosa che della Politica ci resta.
  • FASE 0 - Il PD fa una Campagna Elettorale che, lungi da proporre qualcosa che risulti concreto sembra limitarsi a criticare Grillo e PDL, e sopratutto enfatizzare il "Mai con Berlusconi" (anche se il Governo Monti all'effettivo vedeva partecipi proprio PD e PDL all'unisono), oltre che fare il verso alle battute di Crozza, sperare una sinergia con Monti (che si aspettano prendi voti a pacchi) e disonorare la memoria di Freddie Mercury
  • FASE 1 - Il PD cerca i 5 stelle per formare un governo perché, ad elezioni finite, Bersani si è preso una colossale mazzata sulle gengive: i presupposti davano PD stravincente con largo margine, invece (complici i fatti del Monte dei Paschi di Siena) ci si ritrova nel noto stallo alla messicana tra PD, PDL e 5 stelle pressoché alla pari, e per giunta Monti (l'unico corteggiato Bersani, a costo di compromettersi l'alleato gelosone Vendola) ha incredibilmente preso pochissimi voti.
    In questa situazione Bersani tenta di far partire il governo e sembra voler tenere fede a quanto detto in campagna elettorale, cercando (inutilmente) i 5stelle senza quindi cagarsi di pezza "Mascherina" Berlusconi, ma senza neppure offrire garanzie sostanziali per convincere i pentastelluti della bontà delle sue intenzioni
  • FASE 2 - Inizia il Toto Quirinale tra saggi e pezze più o meno sconce appiccicate la da Napolitano l'intercettato, e nessuno sembra capirci più una minchia:
    il PDL aspetta il PD senza proporre nulla, il PD e Bersani sembrano persi nei boschi e i 5 stelle si cimentano in quelle "Quirinarie" che definire ambigue è dire poco, visto che gestite dal solito blog di Grillo (quindi in mano alla Casaleggio Associati ) votabili dalla sola piccola base pre-elezioni del M5S (sotto i 50.000 iscritti) e senza la diffusione di uno straccio di dato statistico, tra attacchi hacker e outsider inseriti abbastanza stupidamente (lo stesso Grillo e Dario Fo, il primo ineleggibile per volontà e statuto e il secondo che aveva già declinato l'invito per questioni anagrafiche/professionali)
E ora entriamo nel clou.
Pur con tutte le contraddizioni appena elencate, le "Quirinarie" si dimostrano l'elemento più serio per la scelta del Presidente della Repubblica, più che altro perché è l'unica rosa di nomi ad essere resa pubblica e a dare una spiegazione (discutibile) di come si è arrivati a quei determinati candidati
La terna vincente è composta da Milena Gabanelli, Gino Strada e Stefano Rodotà, e appare chiaro fin da subito come i primi due risultino mera fantapolitica, gente stimabile che merita ancora più stima per aver fatto un (prevedibile) passo indietro
Forti della legge Duri&Puri comunque, i 5 stelle e Grillo sostengono da subito la Gabanelli in pompa magna, aprendo per la prima volta al dialogo con Bersani:
ricordiamoci, qui il nome messo giù platealmente da Grillo è  sempre quello della Gabanelli

Cosa poteva succedere ?

Quello che fin troppo ottimisticamente mi aspettavo era una semplicissima scelta strategica: 
al "chissà..." di Grillo sulla Gabanelli si poteva rispondere SUBITO con Rodotà (o quanto meno Zagrebelsky, quarto posto alle Quirinarie) mettendo in un colpo Grillo e Berlusconi sotto scacco, garantendosi di fatto la partenza di un governo targato PD, con un Presidente della Repubblica di sinistra che con ogni probabilità avrebbe finalmente garantito l'estromissione di Silvio Berlusconi dal Parlamento
Tutto in linea con quanto detto durante la campagna elettorale e alle aperture in streaming ai 5 stelle !

Cos'è invece successo ?

Il PD non dice niente, e anzi Bersani fa degli appassionanti incontri privatissimi con Silvio Berlusconi.
In seguito Bersani annuncerà la "bella sorpresa" di Franco Marini, facendo di fatto iniziare l'implosione di partito e coalizione, perché è un evidente segnale d'apertura a Berlusconi che cozza diametralmente con tutto ciò che è stato detto / fatto finora: Vendola e il suo SEL non ci stanno e confluiscono coerentemente su Rodotà

Perché è successo ?

Quasi certamente per lo stesso motivo per cui è stato impallinato Prodi: una svolta autenticamente costituzionalista, morale ed etica avrebbe devastato buona parte dei deputati del PD, probabilmente anche più di quanto non lo avrebbe fatto con Berlusconi.
Riflettiamoci un attimo: Berlusconi, nel suo scenario peggiore, potrebbe semplicemente esibirsi in un Craxi 2.0 e fuggire all'estero, potendo contare abbastanza certamente di valanghe di denaro depositato in variopinti paradisi fiscali in giro per il mondo. Ne uscirebbe sconfitto, latitante e privo di potere probabilmente, ma difficilmente potrebbe andargli seriamente male
I deputati del PD invece, quelli invischiati con Monte dei Paschi, Tangentopoli (visto che nel PD c'è una quantità considerevole di reduci del Partito Socialista e della Democrazia Cristiana) e quant'altro non hanno ne il patrimonio, ne l'influenza, ne il carisma popolare di Berlusconi: è gente per cui un processo potrebbe rappresentare una vera fine al gabbio, mani pulite insegna
Da cui, un Berlusconi gongolante che esulta sul Napolitano bis (lo stesso Napolitano che ha visto sparire magicamente le sue intercettazioni e firmò i lodi Schifani e Alfano, non per niente), e alla luce di quanto detto, dubito che Berlusconi abbia dovuto manovrare il PD più di tanto:
Gli è bastato attendere sulla sponda del fiume, come suo solito

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