Eh sì, sò censore inside.Forse in una vita passata ero un addetto al controllo dell’ Indice dei libri proibiti, non so…ma io sono portata alla censura pubblica e privata! Sono una fan dell’omissione. Ometto. Che non è un diminutivo con cui le madri indicano i loro bimbi, quando hanno raggiunto l’indipendenza dal vasino. Io ometto. Sono Ometto. Maometto con discernimento. Scusate, ma io ad esempio i falli penduli delle maschere della commedia greca rappresentati sui vasi a figure rosse, li elimino, non per seguire una perversione del femminismo estremo, ma per puri fini didattici. Photoshop e via… il membro imbarazzante, che fa capolino dalle corte tuniche, sparisce con un clik.
E non si fa!!
E’ un falso.
Che parola grossa.Falso! E’ un originale senza un piccolo particolare… che se capitasse all’occhio del 14enne liceale creerebbe scompiglio, sghignazzo e domande che sminuirebbero un argomento che invece ha una grande importanza. Nononono io censuro e photoshoppo in maniera bolscevica.
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