E io perciò li schifo

Creato il 30 gennaio 2011 da Malvino

Sono passati ormai tre giorni da quando la Süddeutsche Zeitung ha dato notizia del ritrovamento di un appello che Joseph Ratzinger firmò nel 1970, insieme ad altri otto teologi, per sollecitare la Conferenza episcopale tedesca a farsi promotrice di una revisione dell’obbligo del celibato sacerdotale, e i nostri vaticanisti sembrano trascurare la faccenda, sarà che a suo tempo il documento fu classificato come riservato (diskret). Fatta eccezione per due smilzi articoletti di Tarquini per la Repubblica e di Galeazzi per La Stampa, tutti tacciono: Magister, Zizola, Tosatti, Accattoli, Tornielli e Rodari, che su un qualsiasi inedito del futuro Benedetto XVI avrebbero altrimenti sparso inchiostro come incenso, struggendosi in mille smorfiette di estasi, non riescono a trovare due minuti per due righe.Eppure il documento non è affatto privo di interesse. Accanto alla firma di Ratzinger si leggono quelle di Rahner, di Lehmen, di Semmelroth e i toni dell’appello sono alti, persino – se vogliamo – drammatici: al riguardo si parla della necessità (Notwendigkeit) di un provvedimento urgente (eindringlichen) ed esteso (für Deutschland und die Weltkirche im Ganzen). Se a questo si aggiunge che Ratzinger si è sempre pubblicamente espresso in favore dell’obbligo del celibato, mai contro, come interpretare il silenzio dei nostri vaticanisti? Direi che siamo dinanzi all’ennesima prova della loro disonestà intellettuale: riprendere la notizia della Süddeutsche Zeitung potrebbe causare qualche imbarazzo, meglio far finta che sia sfuggita. E io perciò li schifo, poi ditemi se senza buoni motivi.

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