Forse è arrivata l’ora di Montezemolo “di scendere in campo”. Egli scegliera nei prossimi giorni se candidarsi con “Italia Futura”, nato qualche anno fa come movimento politico e pronto a presentarsi per le elezioni politiche del 2013.
Montezemolo e Italia Futura si propongono di intercettare quell’elettorato di centro-destra deluso dalla “caduta” di Berlusconi e per niente propenso a votare a sinistra.
Monezemolo e il suo movimento si propongono anche di intercettare i voti del “partito dell’astensionismo”.
Alcuni giornali riportano che Matteo Renzi sia “vicino” a Montezemolo e possa candidarsi per il suo movimento.
Inoltre Italia Futura non sarà forse il nome della lista che si presenterà alle politiche del 2013 perchè ci saranno anche esponenti di altri movimenti e associazioni come per esempio “Fermare il declino” di Oscar Giannino.
Tutto ciò si presenta come una novità e cerca di attrarre quanti più elettori possibili.
La nuova formazione liberal democratica, espressione del “ceto imprenditoriale” e di tanti “professionisti”, si pone come “nuova forza” che possa catalizzare anche gli scontenti, i delusi, coloro che hanno perso da tempo il contatto con la politica.
Ma soprattutto si cerca di attrarre i delusi del PDL, partito ormai in declino già da tempo.
In un’Italia in crisi economica e occupazionale, in una crisi morale e culturale, Montezemolo e altri si pongono come “nuova energia” che possa dare slancio al nostro paese.