Parole che, oltre a provocare un'ondata di malumore fuori e dentro il Parlamento (con l'opposizione che ha chiesto al governo di prendere ufficialmente le distanze da quanto dichiarto dalla Santanchè), hanno determinato la pronta reazione dei diretti interessati. "L'assurdità e il livore che connotano tale dichiarazione - si legge nella nota diffusa oggi dagli uffici della Procura di Bergamo - sono tali che la stessa non meriterebbe alcun commento da parte nostra, tuttavia sentiamo il dovere di intervenire per evidenziare come, contrariamente a quanto sostenuto dall'autorevole esponente del governo, con il coordinamento del sostituto delegato per le indagini, le forze dell'ordine, la protezione civile, le polizie locali e migliaia di volontari - si continua - con un'abnegazione veramente fuori dal comune, ci siamo prodigati per mesi nella ricerca di Yara Gambirasio e contemporaneamente nell'individuazione dei responsabili di eventuali reati, utilizzando - si precisa - tutti gli strumenti, anche tecnologici conosciuti".
Non solo: "Ovviamente la Procura di Bergamo ignora, in quanto utilizzate da altro ufficio di Procura - si legge ancora nel comunicato diffuso questa mattina - quali siano state le 'risorse e le tecnologie' spese per indagare 'sulle ragazze dell' Olgettina' ma, qualora l'onorevole Santanché, che evidentemente ne è a conoscenza, vorrà comunicarcelo, anche se oramai con ritardo, le assicuriamo che siamo pronti a fare altrettanto. Crediamo che l'onorevole Santanché, di fronte a questo tragico evento - hanno concluso i giudici di Bergamo - abbia perso una buona occasione per restare in silenzio, come ha fatto questo ufficio dal 26 novembre 2010".
(Maria Saporito, Fonte)
Published by: http://cuba-italia.blogspot.com