E’ quasi certo che, a breve, i terreni agricoli del Mali e del Niger potrebbero essere assaliti da sciami di locuste, provenienti dall’Algeria e dalla Libia.
L’allarme è stato lanciato dalla Fao, l’agenzia Onu per l’Alimentazione e l’Agricoltura.
I suoi esperti, infatti, hanno già individuato gruppi d’insetti nel nord del Niger.
Nello scorso mese di gennaio,inoltre, altri gruppi erano stati individuati nei pressi di Ghat, a sud-ovest della Libia e nel sud-est dell’Algeria.
Sempre secondo gli studiosi della Fao, la vegetazione dell’Africa settentrionale (Libia, Algeria, Mauritania), che è totalmente essiccata per assoluta mancanza di piogge, spinge gli sciami di locuste in direzione sud. Quindi verso il Mali e il Niger.
Se, invece, arriveranno, come previsto, le piogge nel Sahel dell’ovest africano, il pericolo potrebbe almeno parzialmente forse essere scongiurato.
Quanto a mancanza di collaborazione e controlli accurati dei Paesi di quell’area, in funzione di stoppare il pericolo da invasione, disturba piuttosto l’insicurezza oggettiva esistente alla frontiera tra Algeria e Libia nonché l’instabilità nel nord del Mali,dove è in corso una guerra civile armata dei Tuareg contro il potere centralizzato di Bamako, per di più con infiltrazioni di fondamentalisti islamici, e una difficile situazione per le popolazioni locali, bisognose di tutto.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)