Ho appena scritto il post precedente, e inevitabilmente mi fermo a pensare.
Penso con distacco a chi dovrà prendere in mano alla mia morte tutte le mie papere. Centinaia di papere.
Le porteranno in discarica?
Terranno qualcosa? Cosa?
E' più facile così mettere un annuncio.
Ma le cose hanno un valore solo per l'amore che qualcuno può portare loro. E che loro possono trasmettere, come un tramite.
Ovviamente non parlo di intriseco valore venale, quello mi interessa poco, parlo del valore generato dalla gioia, dal sorriso che sono in grado di strappare.
o l'occasione in cui l'ho presa (quella sopra in Belgio, tornando per tre volte davanti al negozio che l'aveva in vetrina e che era sempre chiuso), o il paese di provenienza (quella ancora sopra viene dal Canada)
Alcune di loro mi fanno commuovere per il grande amore con cui mi erano state regalate (quella nel guscio di noce all'inizio del post e quella qui sotto di rodocrosite) e perché chi me le ha regalate non c'è più.
Ma quando la vita ti passa sopra con lo schiacciasassi non si riesce più a scrivere post leggeri e carini.
Un post anomalo che chiudo con questo papero che sorridendo, quasi timido mi porge una rosa rossa
Per me ha un enorme valore.