Lo rese speciale il "pallone d'oro 1964", unico giocatore scozzese a vincerne uno, e il premio Golden Player dei migliori giocatori del 50ennio rilasciato a novembre del 2003.
Inizia la sua carriera da professionista nell Huddersfield Town, ma nel 1960 viene preso dal Manchester City col quale debutta in premier.
Dopo una parentesi nel Torino nel 1962, approda al Manchester Utd dove diventa leggenda, titolare inamovibile disputa 309 gare ufficiali mettendo a segno 171 gol. Vince con i Red Devils due scudetti, una coppa d'Inghilterra e una coppa dei campioni, oltre ai titoli di capocannoniere di coppa delle Fiere e coppa campioni.
Dopo il periodo d'oro, termina la sua carriera al Manchester City nel 1974.
In nazionale disputa 55 gare e realizza per la Scozia ben 30 reti, partecipando ai mondiali Germania '74 e soprattutto alla storica partita Inghilterra-Scozia 2-3 del 1967 nella quale andò a segno.
Dopo il ritiro dall'agonismo è diventato commentatore televisivo e radiofonico, il calcio è la sua vita e senza non sapeva stare.
La storia calcistica della Scozia è inevitabilmente legata a Law, forse l'attaccante più rappresentativo e tecnico che sia mai esistito nella nazionale scozzese.
Il suo passaggio brevissimo in Italia è stata una pura questione economica, quando il talent scout Gigi Peronace lo portò a Torino, tutti si accorserò delle sue qualità, ma l'offerta dei Red Devils di £115.000 fù più forte di qualsiasi altra cosa, anche se avrebbe potuto cambiare la storia del club.
di Cristian Amadei