Lo rese speciale l'apporto decisivo che diede alla nazionale italiana, infatti esordì con gol il 6 aprile del 1968 contro la Bulgaria, nella semifinale di andata degli europei accorciando sul 3-2, poi nel ritorno segnò ancora nel 2-0 che portò gli azzurri nella finale che vinsero. Ma soprattutto lo rese speciale la stagione che va dal maggio '68 al giugno '69, il nostro Pierino infatti riesce a vincere in questo periodo: il titolo di capocannoniere di serie A, la coppa delle coppe, il campionato italiano, la coppa dei campioni, la coppa intercontinentale e il campionato europeo, davvero incredibile. Memorabile la sua prestazione nella finale di Coppa dei Campioni del 1969, dove segnò ben tre gol e colpì un palo, arrivando a sfiorare il record di reti di Puskas (quattro) in una finale.
Pierino la peste nasce a Cinisello Balsamo il 13 dicembre del 1946, ed esordisce in serie A nel 1966 nel Milan, nel quale cresce nelle giovanili e nel quale si impone come campione di prim'ordine dopo le brevi parentesi con Salernitana e Savona. Con il Milan colleziona ben 209 presenze e 102 reti, oltre ad una quantità industriale di titoli e coppe, ultime delle quali le due coppe Italia (72' e 73') e la coppa delle coppe sempre nel '73.
Nel '73 si trasferì alla Roma giocando al fianco di Picchio De Sisti e mantenendo la maglia in nazionale, giocando complessivamente 82 gare e segnando 28 reti. Dopo qualche anno alla Fiorentina e in Usa col Rochester Lancers, chiude la sua carriera nel Savona in serie C.
Con la nazionale italiana oltre all'europeo, conquista il secondo posto ai mondiali del 1970, e gioca 14 gare mettendo a segno 7 reti.
Centravanti di prima scelta e campione umano, Pierino la peste si conquista un posto nel cuore degli italiani e una nicchia nella storia nostrana del calcio, indimenticabili le emozioni provate e fatte provare nelle 4 finali più importanti della sua vita: europei, mondiali, intercontinentale e coppa Campioni. Grazie Pierino, grazie di tutto, non ti scorderemo mai.
di Cristian Amadei