È morto oggi a Roma Arnoldo Foà. Grande protagonista della cultura del ’900, attore di teatro, di cinema, tv, regista, ma anche scultore, pittore e poeta. Era nato a Ferrara, il 24 gennaio 1916.
Tuttavia, nel 1943 è costretto a fuggire da Roma e a rifugiarsi a Napoli a causa delle sue origini ebraiche.
A Napoli ha la possibilità di dedicarsi alla radio, dove diventa capoannunciatore e scrittore della Radio Alleata radio PWB: spetta a lui la comunicazione dell’armistizio con gli Alleati, l’8 settembre 1943. È dalla sua voce che giunge la notizia della fine della guerra.
Con la conclusione della seconda guerra mondiale Foà torna alla sua
Va in scena con le più grandi opere teatrali come “La pace” di Aristofane e “Diana e la Tuda” di Luigi Pirandello, senza trascurare l’opera lirica interpretando l’”Otello” di Giuseppe Verdi, e l’ “Histoire du soldat” di Igor Stravinski.
Al 1957 risale il suo debutto come autore teatrale con “Signori buonasera”. I grandi successi nel teatro lo accompagneranno per tutta la vita.
Indimenticato uno dei suoi ultimi lavori per il teatro: il monologo di Alessandro Baricco “Novecento” con la regia di Gabriele Vacis. La carriera di Arnoldo Foà è grande, irraggiungibile ed è quindi difficile concentrarla in un unico articolo.
Con la sua scomparsa se ne va di certo un pezzo di storia, mentre i suoi insegnamenti resteranno sempre vivi per gli artisti del futuro.
Written by Rosario Tomarchio