Muore Richard Matheson ad 87 anni nella sua casa di Los Angeles in California il 23 giugno 2013. La notizia non arriva subito in Italia, non fa clamore la sua morte, eppure in tutto il Mondo si conosce un suo libro: “Io sono leggenda”.
Nel 1950 scrive il suo primo racconto “Nato d’uomo e di donna”, seguono dopo il suo matrimonio nel 1952 “Fiamma frigida”, “Cieco come la morte”, “Tre ore di pura follia”, “Cavalca l’incubo”.
Ma Matheson non riesce a vivere del suo scrivere, mentre lavora in fabbrica sogna di diventare uno scrittore a tempo pieno. È del 1954 lo sviluppo del romanzo che gli ha decretato la fortuna: “I am legend”, ispirato, come disse, dall’aver visto il film Dracula.
Erroneamente si pensa che Matheson abbia rubacchiato qua e la un’idea di vampirismo, ed invece è probabilmente uno dei pochi autori che hanno avuto un’altra visione del mito del vampiro. Infatti la differenza maggiore che possiamo prendere in considerazione se contrapposto a Bram Stoker è che in Dracula c’era un solo vampiro in un mondo di uomini, mentre in “Io sono leggenda” è l’essere umano ad essere solo di fronte ad un mondo popolato dai vampiri.
Ma Matheson non ha ispirato solo Francis Lawrence con il suo romanzo, troviamo infatti “L’ultimo uomo della Terra” nel 1964, “Occhi bianchi sul pianeta Terra” nel 1971; e liberamente ispirati nel 1968 “La notte dei morti viventi” di George A. Romero, nel 1984 “La notte della cometa” di Thom Eberhardt, nel 2002 “28 giorni dopo” di Danny Boyle, nel 2007 “28 settimane dopo” di Juan Carlos Fresnadillo, e non citiamo cortometraggi ed altri media altrimenti staremo qui a valutare per ore l’influsso di Richard Matheson nel mito del vampiro.
Matheson racconta: “Una volta incontrai per caso Romero, mi venne incontro e mi supplicò, ‘Ti prego, non ci ho fatto soldi!’, e parlava naturalmente del concept della Notte dei morti viventi, che così facilmente poteva richiamare il libro che ha per protagonista il dottor Robert Neville, quasi da dovergli i diritti. Per me i vampiri restano creature disgustose che emanano cattivo odore, e sono del tutto rivoltanti. Trasformare i vampiri femmine in creature in qualche modo sexy è totalmente assurdo”. In Matheson le ossessioni erano apocalittiche punto e basta, sia pure nella forma di un’apocalisse quotidiana. Una teoria del caos, ma forse con una possibile fuga.