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E' morto l'ultimo dei veri Goodfellas. Quando un film è figlio della realtà

Creato il 14 giugno 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale

di Alessandro Ambrosini
E' morto l'ultimo dei veri Goodfellas. Quando un film è figlio della realtà.«Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il presidente degli Stati Uniti. Quando cominciai a bazzicare alla stazione dei taxi e a fare dei lavoretti dopo la scuola ho sentito che volevo essere dei loro. Fu là che capii che cosa significa far parte di un "gruppo". Per me significava essere qualcuno in un quartiere pieno di gente che non era nessuno. "Loro" non erano mica come tutti gli altri, "loro" facevano quello che volevano, e nessuno chiamava mai la polizia. I ragazzi arrivavano in Cadillac e me le lasciavano parcheggiare. Giorno per giorno imparavo come si campava a sbafo, un dollaro qua un dollaro là. Vivevo come in un sogno. » 
Così Henry Hill con la voce e il volto di Ray Liotta iniziava il racconto della sua vita criminale che nella trasposizione cinematografica divenne “ Goodfellas – Quei bravi ragazzi”. 
E' morto l'ultimo dei veri Goodfellas. Quando un film è figlio della realtà.Oggi l’ex boss della mafia divenuto collaboratore di giustizia ha finito la sua strada . E’ morto a 69 anni per un problema al cuore, un cuore che ha retto una vita di vizi e stravizi. 
Henry Hill era irlandese e quindi non poteva essere realmente affiliato della famiglia Lucchese, ma era socio, come i suoi due amici : Jimmy “ The Gent” Burke ( Robert De Niro nel film), autore della rapina alla Lufthansa  che fruttò 6 milioni di dollari e Thomas Anthony “Two gun Tommy” De Simone (Joe Pesci nel film) un killer feroce che eliminò parecchi uomini di Gambino. Era alto quasi due metri e venne ucciso dagli uomini di John Gotti. 
 
E' morto l'ultimo dei veri Goodfellas. Quando un film è figlio della realtà.Goodfellas è e rimane un film fondamentale per capire storia e antropologia della mafia d’oltreoceano. A cavallo tra il dopoguerra e gli anni ’70, racconta vita e morte non solo dei protagonisti ma anche dei vari modi di essere mafiosi.  Uno dei grandi film di Martin Scorsese ed esempio di come un libro d’inchiesta possa essere il perfetto copione per una pellicola che rimarrà nei tempi.

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