È morto Shingo Araki, character designer de I cavalieri dello zodiaco e Lady Oscar

Creato il 01 dicembre 2011 da Stregonestregato @ppstronzi

Per molti di voi forse il nome Shingo Araki non significherà niente, eppure quasi tutti da piccoli avete posato i vostri occhi fanciulleschi sui suoi disegni, fantasticando di avventure incredibili.

Oggi è morto un pezzo della mia infanzia e oltre: se ne è andato uno dei più grandi disegnatori e illustratori del mondo degli anime giapponese. Shingo Araki ha curato il character design o ha collaborato per cartoni animati che tutti abbiamo amato come Kiss me Licia, Occhi di gatto, Ufo Robot Goldrake, La principessa Zaffiro e tanti altri.

Per me riveste un ruolo speciale perchè ha ricoperto di magia con i suoi incredibili disegni due delle opere di animazione giapponese alle quali sono più legato: Lady Oscar (Versailles no Bara, assieme a Michi Himeno) e I cavalieri dello zodiaco (Saint-Seiya).

Soprattutto per quanto riguarda gli ultimi, che per me sono stati una vera e propria tappa importantissima nella mia crescita personale, Araki ha ricoperto un ruolo fondamentale, donando una veste elegante, raffinata, incredibilmente espressiva a quei personaggi in cui tanto mi immedesimavo. Il tratto dinamico e aggraziato di Araki, ha reso quei personaggi mistici, unici, epici, contribuendo in maniera definitiva ad amare quel mondo fatto di valori nobili come l’amicizia, il sacrificio, il credere in un’ideale, il lottare per i propri sogni senza arrendersi mai. Oscar De Jarjayes era malinconica, sofferente, valorosa e nobile grazie ad Araki. Shaka della Vergine era sadico, freddo, crudele e allo stesso tempo profondo, sognatore sempre grazie a lui, il sensei. Personaggi che sulla carta erano già profondi e interessanti di suo, raggiunta la sua mano, acquistavano uno spessore netto, preciso, comunicando la personalità soprattutto con lo sguardo. Occhi con i riflessi e mezze lune, spalancati, accigliati, dubbiosi, doloranti, felici, sereni, tristi. Occhi vivi.

Alcuni episodi dei Cavalieri dello Zodiaco curati da lui, sono delle piccole opere d’arte. Grazie a lui, da quando avevo otto anni, non ho fatto altro che riempire quaderni interi di scarabocchi, di occhi, volti di profilo, cercando di imitarne lo stile, sempre irragiungibile, sempre unico. È grazie a lui se oggi sono capace un minimo di disegnare e soprattutto sognare.

È curioso che se ne sia andato il primo dicembre, giorno della nascita di Seiya.

Grazie Araki, per quanto mi hai fatto fantasticare da piccolo e ancora da grande. Pensare di non vedere mai più i personaggi che amo, disegnati come solo tu sapevi fare, è come farli morire un po’ assieme a te.


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