È morto "mastro" Stefano Cipponeri, il primo meccanico di San Vito lo Capo.
Avrebbe compiuto 87 anni ad agosto. Con lui se ne va un altro pezzo della memoria del paese, che lui aveva visto crescere: quando ha cominciato la professione, a San Vito c'erano solo due auto, così lui - raccontava - si dava da fare aggiustando biciclette. Tre dei suoi sei figli adesso lavorano nell'officina del padre, che nella sua vita aveva riparato di tutto: non solo auto e bici, ma anche barche, motori. Di lui parla Ninni Ravazza, autore sanvitese, nel suo libro "Il mare e lo specchio": "Lo ricordo arrivare caracollando sulle banchine del porto peschereccio e sui pontili del diporto, con i ferri del mestiere in mano, il passo cadenzato per una forte scoliosi che ne aveva limitato la statura. Ma quello che poteva essere un impedimento per lui si era trasformato in un valore aggiunto: riusciva a infilarsi negli spazi angusti tra motori e paratie e quel motore muto riprendeva voce e vita. Nei primi tempi costruiva da sé i pezzi di ricambio, perché a San Vito non ce n'erano e la "corriera" a carbone che una volta al giorno arrivava da Trapani non portava i ricambi; poi con l'acquisto della prima auto si recava ogni tanto nel capoluogo a rifornirsi. In chiesa al suo funerale c'era quasi tutto il paese, e molti villeggianti venuti da Trapani e Palermo".