Abbiamo così ritrovato Cristiano Ronaldo, che ha messo da parte le sue tristezze per i problemi professionali (e un operaio dell’Ilva che dovrebbe dire?) e ha portato il suo Real alla vittoria contro il petrol Manchester City, e abbiamo rivisto Lionel Messi, che in sette minuti ha segnato due gol a porta vuota ed è stato osannato come il salvatore del Barcellona nonostante gran parte del lavoro lo abbiano fatto Tello e Sanchez. Abbiamo poi capito che i fantastilioni investiti dai qatariani nel Paris Saint Germain potrebbero dare ai parigini qualche soddisfazione momentanea, tipo sommergere di gol club anche di buona levatura come la Dinamo Kiev, dopo le vacche magre della stagione scorsa.
Abbiamo visto la Vecchia Signora Juventus, al ritorno in Champions’ League dopo tre anni, strappare con i denti un 2-2 d’altri tempi a Stamford Bridge, in casa del Chelsea campione in carica e non abbiamo rintracciato il Milan, ancora in attesa del primo gol a San Siro. Abbiamo, infine, segnato sul tabellino le vittorie delle altre superpotenze Manchester United e Bayern Monaco e delle outsider Arsenal, Schalke 04, Porto e Shakhtar Donetsk, stando però attenti ai risultati delle esordienti e delle cenerentole. Che magari capiamo con un po’ di anticipo chi potrebbe emulare il cammino dell’Apoel Nicosia, arresosi l’anno scorso solo ai quarti al cospetto del Real Madrid. Siamo pur sempre romantici…
Francisco Román Alarcón Suárez detto Isco
Ecco allora cadere l’occhio sull’impresa del Malaga, che al debutto in Champions rifila un sonoro 3-0 allo Zenit San Pietroburgo di Spalletti, appena rinforzato dagli acquisti milionari di Hulk e Axel Witsel: due grandissimi gol di Isco, ventenne attaccante spagnolo, e in mezzo un gol di nonno Saviola che dopo i tempi andati di Barcellona e Real Madrid è ritornato a segnare in Champions. Bene, un mix di giovani del vivaio e giocatori di esperienza si direbbe e invece no ecco l’ennesimo club che dal 2010 ha uno sceicco del Qatar come proprietario. Facile quindi accaparrarsi giovani promettenti come lo stesso Isco, Monreal e l’argentino Buonanotte, convincere giocatori come Demichelis o Toulalan ad approdare in Andalusia o fare operazioni poco conventienti come quella Cazorla, acquistato per 23 milioni nel 2011 e ceduto all’Arsenal per 19 quest’anno.
E se neanche il Malaga è romantico a sufficienza, allora non resta che gioire della vittoria della Universitatea Cluj sul campo dello Sporting Braga, che solo tre settimane aveva eliminato l’Udinese, e del trionfo del Bate Borisov che ha in rosa quasi esclusivamente giocatori bielorussi, ma non per questo scarsi (vedi il caso di Hleb, buon passato all’Arsenal), e che al tredicesimo tentativo ha finalmente vinto una partita dei gironi della Champions: 3-1 a Lille. Per i bielorussi passare il turno nel girone che comprende anche Bayern Monaco e Valencia sarà dura, ma per il momento noi tifiamo per loro!
federico