Riprendiamoci Roma (blog antidegrado non appartenente a nessun partito politico ma che ha a cuore, come unico nobilissimo obiettivo, la tutela della città di Roma, del suo inestimabile patrimonio artistico-culturale e la lotta costante alla sciatteria) vorrebbe lanciare una sottoscrizione pubblica, al fine di spingere il Sindaco Ignazio Marino ad emettere le ordinanze sotto riportate.
Queste ordinanze sono assolutamente urgenti, non procrastinabili, ma serve anche che le Autorità preposte svolgano la loro attività di controllo. E' necessaria la creazione, all'interno degli organi di Pubblica Sicurezza, di strutture ad hoc per il controllo del territorio. Per quello che attiene i graffiti, questi andrebbero fotografati, al fine di creare una mappatura dei danni che un individuo o una crew ha realizzato.
La teoria delle "finestre rotte", che in sostanza si riferisce ad una cosa ovvia, afferma che "il degrado chiama sempre altro degrado". Pertanto sarebbe necessario, in tutti i settori interessati dalle ordinanze che proproniamo, il ripristino immediato della legalità: la pulizia entro 48 ore di strade, l'eliminazione entro 48 dei graffiti (potenziamento dei PICS!). Una battaglia continua per eliminare il problema alla radice, con tolleranza zero.
La misura è colma e noi diciamo BASTA! Tutte le ordinanze che proponiamo sono importanti, ma aspettiamo Marino al varco proprio su quella relativa al divieto totale dei manifesti, emblematica e paradossale perché alimentata dagli stessi partiti politici, di maggioranza ed opposizione. Fare pubblicità con la carta è ormai anacronistico ed antiecologico. Viviamo in una realtà 2.0 dove i Social garantiscono la possibilità di raggiungere tantissime persone. Vediamo se Marino è davvero il cambiamento. Aveva detto "Ora cambio tutto", bene, inizi da qui! Dia un segnale di vero cambiamento.
Ecco le ordinanze che proponiamo. Ovviamente chiediamo il vostro contributo migliorativo e/o integrativo prima di lanciare la sottoscrizione su change.org.
1) Ordinanza anti-volantinaggio – Tale ordinanza prevede il divieto assoluto di distribuire direttamente (con la consegna a mano) ed indirettamente (con la consegna nella buca delle lettere esterne o sui tergicristalli delle auto) materiale pubblicitario/informativo di qualsivoglia natura e formato, generando lo stesso degrado e sporcizia nei condomini e sulle pubbliche vie. Per ogni specifica trasgressione applicazione di una multa di 50 euro per chi effettua materialmente il volantinaggio e di 500 euro per il committente (il cui nome o ragione sociale, per legge, deve essere chiaramente esplicitato sul volantino).
2) Ordinanza anti-writers – Tale ordinanza prevede una multa da 500 a 1000 euro per chi imbratta con vernice o pennarello un muro, una saracinesca, un vetrina, elementi di arredo urbano, mezzi pubblici, ecc. comprendendo anche l'obbligo di ripulitura entro 10 giorni. In caso contrario l'imbrattatore si vedrà recapitare a casa un'ulteriore multa pari alla spesa effettuata per l'intervento "in danno". La multa sale a 5000 euro, nel caso in cui ad essere imbrattato sia un edificio di interesse storico, un luogo di culto, un monumento, oltre alle spese del relativo restauro d'urgenza, che saranno a carico dell'imbrattatore. L'ordinanza dovrebbe prevedere, infine, anche una sanzione amministrativa fino a 1000 euro per chi vende bombolette spray ai minori di 18 anni e l'obbligo di esibizione di un documento per i maggiorenni. Quest'ultimo punto dovrebbe consentire la nascita di un registro specifico presso i punti vendita consultabile dalla Pubblica Sicurezza per facilitare le normali attività d'indagine.
3) Ordinanza pulizia strade – Tale ordinanza prevede multe di 100 euro per chi è sorpreso ad abbandonare i rifiuti non ingombranti in strada, dai 500 ai 1000 euro per chi in strada lascia rifiuti ingombranti, anche se vicini ai cassonetti, ed una multa di 250 euro per chi non raccoglie gli escrementi del proprio cane.
4) Ordinanza anti-manifesti e anti-adesivi – Tale ordinanza prevede il divieto assoluto di pubblicizzare attività commerciali, manifestazioni, attività politiche e qualsivoglia comunicazione alla cittadinanza, attraverso manifesti ed adesivi da cui Roma è ormai irrimediabilmente sommersa. Per ogni specifica trasgressione verrà applicata una multa di 50 euro per chi effettua materialmente attività di attacchinaggio e di 500 euro a manifesto per il committente (il cui nome o ragione sociale, per legge, deve essere chiaramente esplicitato sullo stesso). Capitolo a parte, ma devastante in termi di degrado è rappresentata dalla problematica degli adesivi. Il divieto e la relativa sanzione pecuniaria dovrebbe poi portare al blocco della/e utenze telefoniche riportate sullo sticker.
Riprendiamoci Roma