È ora di pensare all’orto sul balcone

Creato il 10 febbraio 2011 da Greenkika

Avete presente quello stato mentale di quando si hanno sparse sul tavolo le carte del memory voltate all’ingiù, caotiche e ignote e tutte identiche? E però dapprima la memoria fa uno sforzo micidiale, ma poi man mano che si voltano quelle giuste, sempre più velocemente si ingrana finché la pila di schede accoppiate non diventa altissima, e allora ci si sente vincenti, mentre un attimo prima sembrava tutto un gran mischiume di “boh”.

Ecco, diciamo che la fase del boh è quella in cui mi sento io ora in tema di orto (sul balcone). Premesso, non ho praticamente mai avuto il pollice verde, nemmeno coi soliti cactus che non hanno bisogno che di una goccia d’acqua l’anno. Pure quelli ho matado.

Però io vi dico: ho fiducia, ho fiducia nella mia curiosità e nelle persone che già coltivano il loro orticello, che sia minuscolo o immenso non importa, e che sapranno consigliarmi in modo che io possa riempire con pazienza il mio piccolissimo balcone di 2m² con piante aromatiche e ortaggi facili da coltivare.

Pertanto, libro alla mano, ho cominciato a spulciare le idee più semplici, appuntandomi i luoghi dove acquistare semi biologici o piantine già cresciute, scegliendo ciò che più mi piace e che so di poter gestire, immaginandomi nelle mattine di primavera ad accarezzare foglie grasse e annusare i miei frutti, come se fossero figli miei, e pregustando le insalate, le minestre e gli aromi che popoleranno la mia cucina.

Sì, perché quale soddisfazione è più grande di nutrirsi dei prodotti della terra cresciuti grazie all’impegno e all’amore per la natura?

Il punto di partenza è stato costruire una compostiera, che troneggia già all’aperto, che non puzza affatto (come qualcuno sostiene), e che presto produrrà un compost ottimo per fertilizzare le mie future piantine.

Lo step successivo sarà scegliere tra le infinite varietà di ortaggi da coltivare, come pomodori, prezzemolo, carote e patate, lattuga e forse anche fagioli o piselli.
Un passettino per volta imparerò come si semina o si travasa, come si rincalza la terra, quali strumenti servono (cercherò di costruirli o di ottenerli tramite baratto), come ci si prende cura di ogni varietà di ortaggio.

Non pretenderò di sostituire completamente la mia spesa, ma so per certo che cogliere e cucinare prodotti cresciuti con le mie mani avrà un valore immenso.

E avrò bisogno soprattutto di voi, dei vostri consigli e piccoli segreti per non morire di delusione quando non troverò rimedio ai parassiti o al cavolo che non cresce.

Perciò ecco che si comincia: prima si sceglie cosa si vuole coltivare, poi ci si procura il necessario (vasi, terra, semi e conoscenze), infine ci si arma di pazienza e amore. Ci si può armare d’amore? Eccome!

E allora, buon divertimento!

Domanda a voi che avete il vostro orto: come vi è venuto in mente di farlo, e da dove avete cominciato?

Stay tuned, con le avventure del green thumb of a green Kika! ;-)


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