<<Nel bel mezzo di un giorno qualunque, è accaduto qualcosa di davvero straordinario che ha cambiato la mia famiglia per sempre>>
Il giorno delle Prime Volte. Così Kate Vaughan chiama il primo giorno di primavera, una ricorrenza speciale che, ogni anno, le riporta alla mente gli attimi e le emozioni che hanno segnato la sua vita. Il primo bacio, la promessa d’amore eterno al suo primo ragazzo, l’inaugurazionedella sua boutique, il primo bagno di mezzanotte… Ma poi, come sempre, il pensiero di quei momenti di gioia viene accompagnato anche dal ricordo dell’evento che, tredici anni fa, le ha stravolto l’esistenza. Solo Kate e la sua famiglia sanno cosa sia successo quel lontano giorno di marzo, quando lei si era trovata davanti a una scelta difficilissima. Una scelta che ancora oggi la perseguita e che non riesce a dimenticare, o che forse non vuole dimenticare, nella segreta speranza che il destino le riservi l’opportunitàdi riannodare i fili di un legame reciso troppo presto. E adesso, proprio nel giorno delle Prime Volte, quell’opportunità si manifesta nel modo più inaspettato: una richiesta d’amicizia su Facebook. Per Kate, accettare quella richiesta sarà il primo passo lungo una strada di sorprese e rivelazioni, grazie alle quali scoprirà che, se ne custodiamo il ricordo nel cuore, ciò che abbiamo smarrito può essere ritrovato. Perché il passato, per quanto doloroso, non è un muro invalicabile, bensì la porta per un futuro in cui ogni giorno è il primo giorno di primavera. Ispirandosi alle vicende realmente accadute alla sorella, in questo romanzo Patti Callahan Henry descrive con straordinaria sensibilità i cambiamenti che un incontro a lungo desiderato portano nella vita di una persona e di tutta la sua famiglia, dando voce a una storia delicata e toccante, intensa e sorprendente.
LA MIA RECENSIONEAlcuni l'hanno ribattezzata una 'fiaba moderna' e questa definizione calza proprio a pennello a questo splendido romanzo che è un affresco della vita. L'autrice, che racconta un evento straordinario che riguarda sua sorella e di riflesso tutta l'intera famiglia, lo fa con estrema raffinatezza e con grande trasparenza. Ci trascina, anzi ci porta per mano con dolcezza in un bagno di sentimenti forti che vengono naturalmente 'sentiti' da ogni lettore o lettrice che sia, ma che vengono profondamente ed empaticamente vissuti da chi è madre, come me. Non voglio sottintendere che essendo madre, io sia una lettrice più idonea per questa storia, ma perdonate se vi dico che leggendo queste righe una mamma si sente stringere il cuore in una miriade di sussulti e riflessioni. La paura di allontanarsi da un figlio è grande, e il vuoto che si proverebbe addirittura dopo il suo abbandono, penso sia il dolore peggiore che un genitore possa provare, subito dopo quello per la morte del proprio figlio.La storia è incentrata sulla vicenda stessa del ritrovamento delle due donne, la madre appunto e sua figlia, (la sorella e la nipote dell'autrice) in un vortice coinvolgente di sentimenti che non possono lasciare indifferente anche il lettore più restio. Non si approfondiscono i temi fondamentali legati all'abbandono o all'adozione, come invece mi aspettavo, procedendo con la lettura. Ma sono convinta che la Henry non volesse farlo di proposito, cercando in questo di "romanzare" appunto una vicenda tanto meravigliosa quanto triste al tempo stesso. Un ritrovamento c'è perchè c'è stato un abbandono, un ricongiungimento avviene ma non certo senza domande, una gioia grande esplode ma dopo anni di dubbi e rimorsi. Insomma, in questa bellissima storia di sentimenti autentici, gioia e tristezza sono due facce di una sola medaglia, della quale l'autrice ha voluto mostrare la più bella.
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