Forse non necessariamente tutto ciò che ci accade nella vita può avere un senso o comunque deve avere un senso logico. E’ una disputa storica quella che vede contrapporsi scienza ed irrazionalità, numeri ed indeterminazione. E’ possibile dare un senso matematico ad ogni evento o avvenimento della nostra esistenza? Forse si, forse no, di certo ricercatori e scienziati cercano ogni giorno di ritrovare una struttura che si ripeta, cercano di carpire il funzionamento di un algoritmo naturale che potrebbe essere alla base della nostra vita.
L’ultimo studio che possiamo ricondurre a questi propositi di interpretazione riguarda la possibilità di poter scorgere nel battito una “rivelazione”, di comprendere i significati dei movimenti del cuore mediante una semplice lettura. La ricerca portata avanti nell’ambito del progetto europero PSYCHE da diversi team in collaborazione tra loro (in Italia con l’Università di Pisa) e pubblicata sulla rivista Nature, ha puntato all’individuazione di ciò che si prova analizzando i palpiti del cuore, il cosiddetto segreto delle emozioni, con l’obiettivo, inoltre, di poter identificare il battito successivo. Come afferma Gaetano Valenza, tra gli autori della ricerca: “Abbiamo sviluppato un algoritmo matematico in grado di fornire attraverso la sola analisi dell’elettrocardiogramma una valutazione continua degli stati emozionali. In pratica, data una certa dinamica cardiaca, siamo in grado di predire il battito successivo e comprendere quale emozione è stata provata dal soggetto sotto osservazione”. Le scoperte ottenute da questa ricerca vanno ad approfondire le numerose relazioni che legano cuore e cervello quando ci ritroviamo implicati in qualche esperienza affettiva o comunque emozionale, e che risultano fondanti soprattutto nel comprendere i comportamenti dei pazienti psichiatrici.
- Ricerca di: Università di Pisa
- Pubblicata su: Nature
- Conclusione: E’ possibile definire una valutazione matematica delle emozioni vissute