E prima del big bang cosa c'era? chi ha dato il la ad ogni cosa?

Da Marta Saponaro


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Il creazionismo e l'evoluzionismo sono due concezioni antitetiche che riguardano la nascita della Terra e di tutti gli esseri viventi da lei ospitata.
Nel periodo antico della tradizione cristiana si credeva che l'anima individuale si trasmetteva dai genitori ai figli nel momento del concepimento e quindi non era creata, di volta in volta, da Dio.  Il traducianesimo o generazionismo, si distingue in due forme: di natura biologica, l'anima è generata dall'unione fisica, i semi materni e paterni unendosi danno vita ad un nuovo individuo l'altra, l'anima procede dall'unione dei genitori. Tertulliano, vissuto tra il II e III secolo d.C.,  era un grande sostenitore di questa teoria e appoggiava la prima, detta anche materialista. I sostenitori di tale teoria credevano che i progenitori degli esseri umani erano stati creati da Dio ma dopo erano gli uomini a portare avanti la specie. Agostino di Ippona per esempio appoggiava questa idea perché solo così riusciva a spiegarsi la teoria del peccato originale. La chiesa però non ha mai riconosciuto il generazionismo, infatti ha sempre appoggiato il creazionismo, gli esseri umani sono creati, tutti, da Dio. A dare un nuovo impulso ci pensa Charles Darwin. Egli dimostra che l'evoluzione è il filo conduttore di tutte le specie viventi della Terra. Nel 1859 pubblica "l'origine della specie" dove spiega il passaggio da specie a specie e la nascita anche di nuove specie che avviene per necessità e caso. Durante il cammino evolutivo la natura compie una selezione salvando, da una parte, tutti quelli adatti e eliminando, dall'altra quelli meno. Ma in questo percorso intervengono altre componenti come la selezione sessuale, dove i più forti e sani si riproducono di più, e la predazione selettiva. Tra mondo religioso e laico con questa nuova teoria si accende un forte dibattito che  ha portato  a credere anche ad una nuovo punto di vista. Infatti c'è un'altra idea quella della creazione mediata, compatibile con l'evoluzione biologica. Promotore di questa opinione è un prete di Farra d'Alpago, Don Guido Bortoluzzi, vissuto dal 1907 al 1991 e autore del libro "Genesi biblica" qui in formato pdf. Incuriosita l'ho letto. Dopo la parte in cui spiega coma è arrivato a scrivere e la storia della vita del Don, inizia il racconto vero e proprio. A pagina 50 troviamo il titolo "genesi biblica, evoluzione o creazione? Caino è la chiave del mistero". Quindi spiega come è strutturato il  libro. Lo scritto segue le rivelazioni che il prete ebbe in ordine non cronologico ma inizia con la prima, seguono, poi, la seconda, la sesta. la terza, la settima, la quarta e, per terminare, l'ottava. Con pagina 67 si entra nel vivo con la domanda che Bortoluzzi si pone: Perché gli scienziati danno per scontata la poligenesi, mentre la chiesa parla di un solo uomo e di una sola coppia umana e non considerano che la differenza tra i gruppi etnici e alcune tare ereditarie sarebbero dovute all'ibridazione con specie antropomorfe accaduta ai primordi dell'umanità? La tesi che qui sostiene, in breve, dice che Adamo ebbe in realtà due mogli, Lilit ed Eva. La prima non era umana era un essere ancestrale, molto bello, mentre la seconda era umana. Adamo si accoppiò però con la prima e da qui nacque la discendenza di Caino esseri non umani e non ancestrali, antropomorfi che diedero vita agli umanoidi. Con il tempo gli umanoidi si evolsero ed ancora oggi stiamo percorrendo questo cammino. Compiendo questo atto Adamo compì il peccato originale, quello di cui tutti siamo macchiati alla nascita, infatti non seguì il volere divino che era quello di procreare solo con Eva. Perciò in questa teoria si asserisce che l'uomo e la donna sono inizialmente voluti da Dio ma poiché hanno peccato ora dobbiamo purificarci con l'evoluzione che man mano lava via la discendenza antropomorfa ereditata dall'essere ancestrale per tornare ad essere puri come il creatore voleva. Insomma una via di mezzo tra il creazionismo e l'evoluzionismo. Noi saremmo creature di Dio che si evolvono per ritornare ad esserlo. Ho trattato questo argomento perché a mio giudizio la lotta esacerbante tra religione e scienza è assurda e fa solo del male all'uomo. Per il momento noi siamo solo in grado di arrivare al Big Bang ma il prima nessuno ancora lo conosce, così come è ignoto il dopo. Ecco la religione si pone tra questi due momenti e l'una non dovrebbe andare contro l'altra. Credo che nessun scienziato dica che Dio, o motore primo, non esiste però lo scienziato è un San Tommaso che vuole capire, scoprire, indagare il come il perché, il quando e nel compiere ciò non trovo che ci sia nulla di male. Tutti gli animi dovrebbero placarsi ed aspettare il momento in cui arriveremo al dunque. Perché se da una parte ci siamo spiegati come è nata la Terra e i suoi abitanti dall'altra la grande domanda è ancora irrisolta. Cosa c'era prima e prima del prima? Chi, come , quando e perché è nato tutto?
Se vi interessa potete andare su questo sito è un approfondimento del Professor Daniele Formenti.
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