E’ ripartita… la differenziata…speravo meglio…

Creato il 03 luglio 2011 da Gianpaolotorres

+E’ ripartita la differenziata..speravo meglio+

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Gi Modesto–Fiume Sesia con gabbiani. 

Carboncino su carta

Sicuro che sia più facile criticare che non fare,ma può succedere di fare,senza aver collaudato sulla propria pelle l’effetto che fa.

E ciò è indisponente.

Il legislatore a volte ottiene l’effetto contrario di quanto stabilito dalla norma,anzi,può diventare l’involontario ispiratore di comportamenti anti-sociali.

Quartiere Cervetto e limitrofo,ci siamo di nuovo,è ripartita la raccolta differenziata dei rifiuti.

Bella idea,niente da dire,bel traguardo,per dare prova di sensibilità ecologica e senso civico. Solo che ho un problema.

Non ci capisco quasi nulla di quello che ho trovato scritto,del rotolo di carta che sostituisce il sacco nero..e dei tre cestelli di plastica…cosa e dove metto…in ognuno dei tre…quando è passato l’addetto ero fuori casa…e meno ancora capisce la mamma novantenne che deve fare la separazione tra carta,plastica,bottiglie di vetro,gusci di uovo alla coque,gomma da masticare,cicche di sigaretta,lenti a contatto e fiori secchi.

Prego consultate il Centalogo.

Sicuro,un piccolo gesto può fare tanta differenza…ma perché farlo fare ai cittadini anziani di una piccola città dormitorio di provincia..e non ai baldi giovani..che aspirano ad un posto..in non so quale competente reparto del Comune.. sia quello addetto alla raccolta dei rifiuti pubblici..?

Io ho sessant’anni suonati e devo fare il pendolare sino ai 65 per potermi ritirare in pensione.In più sono anche single.

Arrivo sempre a casa tardi,nell’alloggio resta mamma vedova,con una donna di servizio a ore,ma mamma non ci vede quasi più,cammina a stento col bastone,e se cucina lei ne combina delle belle.

Ma qualcuno in casa deve o non deve essere in grado di rispettare i giorni della differenziata..sì e chi…??

Per anni,meglio detto,sino a quasi poco fa,avevamo un solo cassonetto per l’immondizia di fronte a casa,mentre anche nei paeselli della provincia,ne collocavano uno per la sporcizia generica,uno per il vetro e lattine di tolla,uno per la plastica.

Punto e stop.

Ora abbiamo,il bidone pubblico generico,quello per il vetro,ed uno per la carta.

Poi per la carta, possiamo anche fare bis,una sera la settimana chi si ricorda o ha il tempo di prepararlo,ha uno scatolone da esporre fuori della porta di casa.

La plastica invece,dovrei fare mezzo kilometro a piedi per trovare un cassonetto dove buttarla.

In cima a tutto ciò, si è aggiunta giustamente.. la differenziata da fare in cucina.

Per carità ogni idea è quella giusta,ma domando alle Autorità se non si poteva sottoporla a referendum cittadino,visto l’esito infruttuoso della precedente puntata…e se le pesanti multe dovute ad infrazioni..siano conteggiate come i punti della patente tolti dagli autovelox..a dire che arrivati ad un certo punteggio…il pattume sei costretto a tenertelo tu in casa..ne fai un sacco nero..e quando cala il sole lo carichi nel bagagliaio dell’auto… e via…verso il greto del fiume Sesia…probabilmente in fila con altri…e senza farti vedere lo molli..tra i cespugli del Tiro a segno..

Sarò il solo a pensarla così?

Bene,nel quartiere Cervetto,come lo vedo io,c’è una sola farmacia posta al confine con il ponte per Novara.Ottima collocazione.Nel punto più popoloso del quartiere.

Infatti è Comunale.

L’altra,più prossima,è agli inizi del Viale delle Rimembranze.

Corso Palestro come tutto il corso Italia con vie attigue,si aggiustino,gli abbiamo già decentrato un’agenzia postale.

Le farmacie private, giustamente,sono raccolte nel solito fazzoletto del centro cittadino,perché al di fuori di quello pare che non si venda.

Le agenzie bancarie dove sono.. per favorire gli anziani che non potessero recarsi a piedi o in bicicletta in centro città.. dove abbondano eventualmente  i posteggi ?

Diavolo,ne avete una in corso Palestro,proprio di fronte alla Posta,chissà come mai…cosa ve ne serve.. forse un’altra? Andate lì,e non rompete.

Ma ..perchè dovrebbero mettere agenzie..con un bancomat..decentrate nei quartieri,che tanto vengono tutti in centro..a fare la spesa?

Sapete quanto costa un impiegato al giorno d’oggi ?

Il moto è salutare,ma un piccolo gesto può fare tanta differenza…soprattutto quando piove a dirotto o le gambe non son più quelle di prima.

Parlo,come pure ascolto.

Se non si vende, in città,c’è sempre la solita scusa pronta.

Colpa dell’ubicazione scelta per qualsiasi iniziativa,non dell’articolo scelto da esibire… che forse..non interessa a nessuno.. ovvero per tradurre..brevemente.. chiamiamola.. scarsa professionalità..crisi a parte.

Colui che fa affari e ciò che si vende anche da solo,son sempre comunque collocati in testa alla statua di Camillo Cavour,dove ci atterrano i piccioni per fare i loro bisogni.Fuori di lì non si và.

Sbaglio o è la mentalità corrente di tutti noi ..vercellesi?

Decentrare nei quartieri è pura illusione,”tanto, nessuno ci andrebbe” ..ma ne siamo poi così sicuri?

Per fortuna che è rimasto un calzolaio in corso Italia..ecco il sig.Antonio Sarrocco al suo posto di lavoro.

Fine


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