Il sambuco è di nuovo fiorito
e colora le siepi di sempre,
mentre sui cigli e nei fossi
prepotenti, se pur delicati,
papaveri la fan’ da padroni.
I rondoni tagliuzzano l’aria
di un mite, lungo crepuscolo,
con i loro gridii concitati,
quasi volessero dire: Ehi, ci
siamo di nuovo anche noi!
A bordo strada ho sentito,
sporadico, un grillo, il primo,
in mezzo al tarassaco in fiore,
mentre dietro, poco più in là,
un tutt’altro giallo, quello
impossibile del ravizzone,
che tinge l’intera campagna
fino a perdita d’occhio,
ravvivando tenui ricordi
che andrebbero dimenticati.
In mezzo al giovane verde,
l’airone in agguato non fa
proprio alcuna attenzione
a un volatile non avversario,
un piccolo falco (un gheppio?),
fermo in alto, su ali di statica
attesa di piombare su prede
pavide, incaute, inesperte,
o forse soltanto affamate,
come lui che di loro si ciba
e, tra poco, la prole vorace.
Fra così tanta vita e frenetico
movimentarsi di ali e colori,
viene voglia di prendere il volo!
È RITORNATO MAGGIO!
Prezioso Visitatore che mi leggi, un breve commento, anche solo un saluto, scritto qui sotto – o un ‘Mi Piace’ cliccato – non ti costa che un piccolissimo sforzo, però farà un GRANDE piacere a me, quando lo leggerò! Grazie. :O)
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