Passa, il tempo passa e accumula i ricordi senza che me ne accorga. Poi arriva un momento, dettato da chissacchè, in cui mi ritrovo a scavare in quel cumulo e riappari tu. Tu che non sai che ti scrivo, che non leggerai mai queste righe e che non saprai mai dei miei pensieri. Eravamo giovani allora, non più abbastanza per ricominciare, non più soltanto impulsi e incoscienza, ma ancora sufficientemente pazzi da lasciarci alle spalle la realtà, almeno per qualche ora, per qualche giorno. Tremori e timori, speranze, fragilità, bisogni e...amore. Passioni, entusiasmi, sentimenti forti e tentativi disperati di trovare la via, quella giusta per noi, che giusti non eravamo.
No, non rimpiango niente. Anche adesso, potessi rivivere quei momenti, lo farei, consapevole della loro fine ineluttabile, necessaria.
Solo mi chiedo: e se...? Se un gesto diverso, una parola in più o in meno...chissà se avrebbe cambiato la nostra vita...
Ma il tempo passa, tra strani scarti e bonacce prolungate, ma passa, va solo avanti, non si ferma.
Ci fermiamo solo noi, o forse crediamo di farlo ricordando, mentre insieme al tempo scorre anche la vita.