Cena, amici tranquillamente simpatici, accanto a me Elisa,
quarant’anni, una figlia di cinque.
Accanto a lei Andrea, suo aspirante compagno.
Lui scherza e chiede: “Se domani fosse il tuo ultimo giorno di
vita cosa faresti?”
Io rispondo: “Dormirei, un giorno non basterebbe a fare tutto
quello che vorrei”.
Elisa: “Mangerei un chilo di panna, vista la dieta dopo il
problema al cuore”.
Nel mio piatto c’era una crêpe alla Nutella con contorno di
panna montata, ne prendo un cucchiaino e glielo do, ridendo.
Cena finita, andiamo, ciao a tutti!
Loro due insieme, FINALMENTE!
E fortunatamente, perché alle 2 di stanotte l’ha colpita
un’emorragia cerebrale, coma farmacologico, prognosi riservata.
Se fosse stata sola sarebbe morta.
Ho esaudito, senza volerlo, il suo forse ultimo desiderio.
Penso alla figlia, dal padre, e lì rimarrà…
Stamani, ho scelto un completo intimo nuovo, per chi sa
quale occasione, mi pare prezioso, stavo pensando ancora
alla frase dell’ultimo giorno…
Perché ci neghiamo cose che potrebbero renderci felici, o
almeno contenti?
E se domani…
Sonia Maioli
Illustrazione tratta da Google immagini