E se invece che noccioline fossero fiocchi di neve?

Creato il 21 ottobre 2010 da Paciampi
Linus a Mary: Comincia a nevicare...
Mary a Linus: Digli di smettere
Linus, ancora: Come ci si rivolge ai fiocchi di neve, individualmente o collettivamente?
Non dovette essere molto contento, il grande Charles Schultz, quando per le sue strisce con Charlie Brown e tutti gli altri bambini gli proposero il nome Peanuts: noccioline. Ci poteva essere di meglio, in effetti.
Prendete per esempio Simona Bassano di Tufillo, che della cosa se ne intende, perché, tra le altre cose, per Donzelli ha pubblicato Piccola storia dei Peanuts. Ecco che cosa dice, sull'ultimo Linus.


Proporrei Snowflakes, ovvero fiocchi di neve, perché con quelle immagini di nevicate che il nostro amava disegnare, ricreando a pennino, nell'assolato studio californiano, i paesaggi della sua infanzia, troviamo rinnovata ogni inverno una vera e proprio dichiarazione di poetica, esplicitamente detta attraverso le conversazioni di bambini: ogni fiocco di neve è diverso da tutti gli altri (sì, pare sia scientificamente provato...), unico eppure parte del tutto, in un insieme coeso e perfetto. Uno per tutti, tutti per uno
Fiocchi  di neve... bello però. E su quante cose viene da pensare anche solo ragionando sulle care vecchie strisce dei fumetti. Per esempio sulla neve in California, che è come dire il mare in Svizzera. Per esempio su quei fiocchi di neve, ognuno uguale, ognuno a modo suo. Che è come dire noi. La neve della vita.

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