E se le biciclette si riprendessero la città?

Creato il 06 settembre 2011 da Toprural @toprural_it

Si conclude l’estate e si ritorna alla vita di sempre. Casa, lavoro, automobile, traffico, smog. Quale miglior momento per adottare una buona abitudine ed iniziare ad utilizzare la bicicletta per i nostri spostamenti quotidiani?

Italia maglia nera. A New York circolano 20 automobili ogni 100 abitanti. A Roma 76. L’Italia, con 600 auto ogni 1000 abitanti, è la quinta nazione al mondo per indice di motorizzazione.
Le piste ciclabili urbane sono poche: l’Istat calcola che in ogni 100 km² di città ci siano poco più di 13 km di pista ciclabile, contro i 220 km dedicati alle auto. La conseguenza? Meno del 4% degli italiani utilizza la bicicletta per gli spostamenti urbani.

Una nazione di ciclisti, in potenza. Sono 30 milioni le biciclette in Italia. Un dato che sorprende e che ci posiziona sesta nazione al mondo, scavalcata da imperi della bicicletta come Cina, India e Giappone. I chilometri di piste ciclabili, anche se ancora pochi, si sono triplicati in 10 anni passando dai mille del 2000 ai più di tremila attuali.

Riprendiamoci la strada. Utilizzare la bicicletta per andare al lavoro o accompagnare i figli a scuola ha molti vantaggi: si viaggia spesso più velocemente delle automobili (non esistono ZTL), non si è legati agli orari (come per i trasporti pubblici), si risparmia sulla benzina e non si inquina, si fa sport e contrariamente a quanto si pensi si respira meno inquinamento che viaggiando in auto o utilizzando i trasporti pubblici.

Ciclisti attivi. La domanda di piste ciclabili è alta, l’offerta non è alla stessa altezza. Cosa fare quindi? Prima di tutto, muoversi in città in bicicletta, contrapporre le due alle quattro ruote. È essenziale anche stimolare dal basso le istituzioni alla creazione di parcheggi di scambio auto/biciclette e di servizi pubblici di bike-sharing, alla manutenzione e alla creazione di nuove piste ciclabili.

Una bella idea? Pedalare sempre muniti di macchina fotografica per poter segnalare disservizi o ostacoli alla ciclabilità (ecco un interessante esempio per il Comune di Roma).

Tutte queste iniziative devono però essere accompagnate da un cambio alla base, un cambio di mentalità: l’utilizzo della bicicletta per spostarsi su brevi e medie distanze in città non è solo una scelta salutare, è una scelta di buon senso e che fa bene alle nostre tasche, al nostro umore e al nostro Pianeta.

Per maggiori informazioni: il rapporto “a-bici” di Legambiente (in pdf) e l’elenco delle piste ciclabili in Italia.
Ciliegina sulla torta, ecco la lista degli agriturismi in Italia con escursioni in bicicletta.


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