E se non pagassimo il debito pubblico?

Creato il 25 giugno 2011 da Controcorrente
Il caso drammatico della Grecia , gli alti debiti pubblici che strangolano l’economiadi diversi paesi europei, con ripercussioni sociali devastanti,impongono la ricerca di nuove rivoluzionarie soluzioni.
Sappiamo che i proprietari della stragrande parte del debito mondiale sono poche famiglie: Rothschild - Rockefeller - Astor - i discendenti dei Merovingi e dei Monarchi  compresi gli Asburgo  e poche grandi banche .
Questi soggetti hanno nelle loro manii debiti pubblici di interi paesi e che impongono interessi da strozzinaggio. Sappiamo anche che la attuale crisi economica,che stanno pagandole masse a livello planetario,è stata provocata da speculazioni finanziarie delle banche .E’ noto anche che queste banche sono state salvatedagli interventi degli stati. Cosi’ mentrealcunigruppi bancari e speculatori hanno continuato adaccumulare   grandi profitti , i lavoratori hanno perso altrettanto dei loro redditi a causa delle politiche di rigore imposteda queste stesse banche e poteri forti internazionali.Laforbice tra ricchezzadi pochie miseria di molti si è ovunque incrementata a dismisura.Infine ultimo importante tassello del ragionamento : sono emerse in Italia ,ma anche a livello mondiale connivenzeocculte trasistemi bancari e finanziari e lobby ,caste massoniche piduiste con agganci conl’intero sistema politico.Detto in breve : abbiamo una cupola economica di poteri forti, un oligopolio internazionale che ha costruito nel tempo una fitta ragnatela di controlloe direzione delle politichedi tutti gli stati nazionali . Sulla pelle di tutti i cittadini , pedine spesso inconsapevoli , questo oligopolio persegue oscuri obiettivi ed interessi   imponendoogni sceltafondamentale di tipo economico e socialeoltre che culturale.Questi poterisemi-occulticontrollanoovviamenteancheparte dei mediatrasmettendo messaggi mistificanti sulla obbligatorietà di certi interventi di rigore. Credo chetutto questo debba finire .E’ quello che chiedono giustamente gli indignados di tutti i paesi europei .E’ recente la notizia (di cui stranamente nessuno parla ) che l’Islanda si è rifiutata di pagare il proprio debito ad alcune banche inglesi e tedesche.Perché dunque, di concertotra varigoverni, non estenderequesta scelta rivoluzionarianon pagando il debito ? Cosa accadrebbese ciò di verificasse? Intanto salterebbe finalmente il controllo di questo oligopolio sugli stati nazionali.Non essendo un economistanon possoanalizzare a fondo tempi e modi. Posso solo evidenziare che ciò non accade perche i bari governi sono asserviti a questo sistema .Resta il fatto chelo strozzinaggio ed il controllodi poche bancheed oligopolisulle nazioninon è più tollerabile e chele rivolte greche, e quelle che seguirannopresto in altri paesi , sono sacrosante perché I cittadini non possono pagareconulteriori sofferenzele colpe di altri .E’ tempo di ribaltare questo schema assurdoe cercare di costruireuna internazionale del lavoro a livello globale che contrasti questi processi.Per poterlo fare occorre che i media informino su queste questionie rendano pubblicole identità di tutti quegli uomini edorganismi che si arrogano di decidere sulle nostre teste e per i loro squallidi interessi personali, alla faccia di ogni principio basilare di trasparenza e democrazia reale.

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