è solo un'altra (stupida) commedia americana

Creato il 13 aprile 2011 da Persogiadisuo
MIA MOGLIE PER FINTA(JUST GO WITH IT)DI DENNIS DUGAN,USA 2010   ORA NEI CINEMA
SE TI PIACE GUARDA ANCHE: Fiore di cactus, La dura verità .
TRAMA
Un chirurgo plastico sui quaranta (Adam Sandler) perde la testa per una ventenne mozzafiato (Brooklyn Decker) , ma l’unico modo per conquistarla è…fingersi sposato e perciò coinvolge nella sua messa in scena la sua assistente single (Jennifer Aniston) e i di lei figli.
RECENSIONE
Dennis Dugan dirige per la sesta volta Adam Sandler e si ispira a un film del 1969 che valse l’Oscar a Goldie Hawn: Fiore di cactus per abbassarne i toni e le ambizioni e fare l’ennesima commedia volgare statunitense, per una volta tradotta con un titolo migliore dell’originale.
Nulla di nuovo insomma per Adam Sandler e Jennifer Aniston, condannati a interpretare lo stesso ruolo e a ripetere la stessa formula, quella del film comico statunitense che in fondo non ha molte differenze da quello italiano: umorismo di grana grossa con gag a sfondo sessista, omofobo, sessuale e soprattutto escrementizio (il tormentone del film è il nome assegnato alle feci, che è poi quello dell’odiato personaggio interpretato da Nicole Kidman).
E ancora una soundtrack radiofonica inutile, una regia anonima naturalmente priva di qualsiasi ambizione artistica e una carrellata di bellezze mozzafiato: la strabiliante quasi esordiente Brooklyn Decker e la sorpresa Jennifer Aniston che a 42 anni sfoggia un fisico strabiliante.   Ma oltre alla gara in bikini c’è n’è anche una di seduzione tra la Signora della Commedia disimpegnata e l’ex Signora del cinema serio: parlo di un’autoironica (e disperata) Nicole Kidman, alla quale viene data della merda e della rifatta per poi essere battuta dalla Aniston, non solo nella finzione. Negli ultimi 12 anni, mentre l’ex Signora Cruise è passata da Kubrick e Von Trier a questa commedia goliardica, collezionando solo flop commerciali e interventi estetici sbagliati, l’ex Signora Pitt recita sempre lo stesso ruolo, ma al meno lo fa con radiosità, macinando un successo dopo l’altro e diventando sempre più bella. È infatti lei a strappare la scena a Adam Sandler, che occupa una prima mezzora incolore e indigesta per poi cedere il posto all’ex star di Friends, la cui verve da commediante raggiunge gli apici nei duetti con la Kidman, la cui bravura è rimasta intatta.
Ed è questa la differenza con la commedia pecoreccia nostrana (l’aggettivo si addice molto visto che le pecore hanno un ruolo comico importante nel film): una star capace di irradiare luce propria e un Premio Oscar nei comprimari. Al quadretto si aggiungono due bravi baby attori.

IN POCHE PAROLEUna commedia che infastidisce per la solita banalità della formula e per le battute volgare ma che alla fine si fa apprezzare per le numerose e liberatorie risate. Per una serata in cui si vuole staccare dalla tragicità del presente.
VOTO: 5,5

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