E sono cinque…

Creato il 02 novembre 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

2 NOVEMBRE – L’almanacco gialloblù ci dice che per trovare un inizio di campionato di queste proporzioni – 19 punti in 10 partite con cinque vittorie di fila su cinque incontri disputati al Bentegodi – dobbiamo addirittura risalire alla stagione 1984/85, giusto per capirsi quella che terminò con la conquista dello scudetto tricolore. A dir la verità il vero record spetta al Verona di Alberto Malesani che nella stagione 2001/2002 – all’incirca a metà campionato – inanellò un filotto di ben sei vittorie consecutive tra le mura amiche. Parliamo però del famoso campionato della retrocessione in serie B e quindi non meritevole sicuramente di altre particolari menzioni. Ma torniamo ai giorni nostri con la bella vittoria ottenuta contro la Sampdoria. Tre punti importanti perché arrivati dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter e soprattutto perché ottenuti contro una squadra “in salute” , reduce da due vittorie consecutive, con sette punti negli ultimi tre incontri. A parte però un paio di sprazzi di Eder, i blucerchiati di Delio Rossi non sono quasi mai riusciti ad impensierire i gialloblù. Gli uomini di Mandorlini, dopo un primo tempo non particolarmente esaltante, hanno decisamente cambiato marcia nella ripresa e portato a casa altri tre punti grazie alle reti di Gomez e Toni. La vittoria contro i sampdoriani porta senza dubbio l’autorevole firma proprio di Toni. Il centravanti gialloblù, autore della rete che ha “messo in ghiaccio” il risultato, ha servito anche un delizioso assist a Gomez in occasione della prima segnatura ma soprattutto ha rappresentato un vero e proprio incubo costante per Gastaldello & c. Chi l’avrebbe mai detto che questo “giovanotto” con alle spalle già 36 primavere, fosse in grado di essere ancora così determinante per la causa gialloblù. Un vero trascinatore, un uomo squadra, una pedina in questo momento insostituibile. Accanto a lui meritano tuttavia una citazione particolare anche Simon Laner e Michelangelo Albertazzi che nonostante lo scarso impiego – il primo aveva disputato sino ad ora 5 minuti mentre il secondo era fuori da qualche settimana – hanno saputo farsi trovare pronti alla chiamata del mister, autori entrambi di un’ottima prestazione.Infine Hallfredsson, tornato titolare dopo l’attacco febbrile che lo aveva messo ko alla vigilia della partita con l’Inter e apparso finalmente in netta e decisa ripresa
Ultimo ma non ultimo, và dato giusto merito al principale “responsabile” di tutto questo ovvero Andrea Mandorlini. Il tecnico gialloblù, affidandosi in questa occasione ad un equilibrato ma necessario turn over, ha dimostrato di aver costruito ancora una volta un gruppo forte e coeso dove tutti si sentono parte del progetto e dove chiunque – vedi Laner e Albertazzi – se chiamato in causa, risponde sempre presente.
Archiviata la partita con i liguri ora si punta diritto ancora sul Bentegodi, dove domenica arriva il Cagliari, reduce da ben due sconfitte consecutive e quindi desideroso di invertire la rotta. Spetterà naturalmente come sempre a Maietta & compagni cercare di impedirglielo…

Enrico Brigi

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