... e tanti cari auguri

E pure 'ste "benedette" feste sono passate. Quest'anno un po' più tristi ed angosciate grazie all'euro, allo spread, al bond, all'iva, all'imu, all'imor (questo sempre e comunque), alle manovre e manovrine, ma senza priapici nani malefici, sedicenti nipoti di dittatori nordafricani, senza isterici e brevilinei ministri, senza ministresse dagli occhioni da cerbiatta o "ingenue" ministrine convinte dell'esistenza di un buco luuuungo lungo tra la Svizzera e il Gran Sasso (forse utilizzato dagli evasori per portare via i soldi ?!? ). Prepariamoci, dunque, ad affrontare un duemiladodici duro, difficile, dove sarà complicato per tutti arrivare alla fine del mese, con la sola consolazione che tutti i duri sacrifici dell'anno saranno ripagati e ricompensati con la fine del mondo, così come previsto per il prossimo dicembre dai maya. Che culo, eh ?!? E allora trovo giusto concludere con parole non mie ma di un grande attore italiano, Riccardo Garrone