E' tempo di panzanella!
Da Sbargigli
La Panzanella dal sapore rustico, fresco e leggero è l’ideale da gustare nelle afose giornate estive.Come la pappa al pomodoro anche la panzanella è una tipica ricetta toscana a base di pane e pochi altri semlici ingredienti. La cucina toscana infatti è una cucina sobria mai eccessivamente elaborata basata su alimenti molto poveri ma saporiti e genuini;il carattere dominante della nostra cucina è certamente la semplicità. Semplicità però più apparente che reale, in quanto ogni pietanza è fatta di dosi ben equilibrate, mai ispirata dalla fretta, ma da una paziente attenzione alla scelta ed all'amalgamarsi degli ingredienti. La semplicità dei piatti è legata alla storia territoriale. Le condizioni di vita difficili imposero infatti alla persone di preferire l'utilizzo di alimenti poveri come il pane che è presente sotto mille forme e sapori in tutta la Toscana. Anche l'assenza di sale, un tempo troppo costoso, rappresenta l'aspetto tipico di semplicità e di povertà che un tempo caratterizzava la cucina di questo territorio. Ed è proprio con il pane che nascono numerose ricette toscane come la Panzanella, la Ribollita e la Pappa al Pomodoro.Ingredienti per 4 persone
10 fette di pane raffermo
1/2 cipolla rossa
mazzetto di basilico
10 pomodori medi maturi
1 cetriolo
olio
aceto balsamico
sale e pepe
PreparazioneMettete le fette di pane in ammollo in acqua e aceto balsamico fino a quando sarà diventato completamente mormido. Toglierlo dall'acqua e strizzarlo bene con le mani in modo da togliere l'acqua in eccesso.Nel frattempo in un'insalatiera tagliare a pezzettini i pomodori, il cetriolo a dadini, il basilico spezzettato e unire il pane. Aggiungere olio q.b. , sale, pepe e girare bene in modo da amalgamare bene tutti gli ingredienti.Far riposare in frigorifero almeno mezz'ora. Storie nel piattoCitata dal Boccaccio nel Decameron col nome di “pan lavato”, la panzanella ha senza dubbio origini popolari. È opinione diffusa che questo piatto sia nato dall’usanza contadina di bagnare il pane vecchio nell’acqua e di mescolarlo con le verdure reperibili nell’orto, tanto che l’etimologia si riconduce secondo alcuni alla fusione dei termini “pane” e “zanella” (piatto fondo o zuppiera) mentre secondo altri deriverebbe dalla parola “panzana” che in origine voleva dire “pappa”.Nonostante questo la panzanella è sempre stata apprezzata da golosi di tutte le classi sociali, come dimostrano le rime scritte da Agnolo di Cosimo detto “il Bronzino”, assiduo frequentatore della corte dei Medici, nel suo “Della cipolla”:Chi vuol trapassar sopra le stelle,en’tinga il pane e mangia a crepapelleun’ insalata di cipolla trita,con la porcellanetta e citriuolivince ogni altro piacer di questa vita,considerate un po’se aggiungessibassilico e rucchetta!E un’altra panzanella “nobile” pare sia stata offerta nel 1865 al Re d’Italia Vittorio Emanuele dallo statista Bettino Ricasoli, mentre era suo ospite nel suo castello nel Chianti per una partita di caccia: il verde del basilico, il bianco del pane e il rosso del pomodoro, infatti, rievocavano i colori del neonato Regno d’Italia.Tips: più la panzanella riposa in frigo e più si insaporisce e diventa buona quindi è perfetta da preparare anche il giorno prima di essere mangiata.
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