L'ultimo assalto al cadavere di Roma, gli ultimi mozzichi prima che cali la notte. Fin che puoi, azzanna! Nell'impunità più totale è tornato il bacarozzo davanti all'Ara Pacis. Ne dà notizia il Corriere della Sera, che per lungo tempo ha denunciato l'allucinante vicenda. Dal Comune il solito silenzio assordante.
Ci risiamo. Un camion bar staziona di nuovo di fronte la fontana dell'Ara Pacis, completamente a ridosso della scalinata del museo di Richard Meier. Con la bella stagione ritorna puntuale con i suoi effluvi e con le sue bibite a carissimo prezzo. Sembra quasi un fato inesorabile: nessun vigile che controlli, nessuno che lo faccia spostare. Il camion bar a ridosso dell’Ara Pacis è stato più volte denunciato da Corriere.it: in quel luogo non può stare perché la postazione - anche questa discutibile - è a lato della chiesa di San Girolamo dei Croati, sul piazzale dove c'è il parcheggio destinato unicamente ai residenti della zona. Ma lì potrebbe non essere visto bene: e così con uno spostamento non concesso di poche decine di metri ecco che fa conquistare una super-posizione proprio dove le persone incominciano a cercare riposo e refrigerio lungo la scalinata di fronte alle acque zampillanti.
Così la licenza di non rispettare le regole prosegue. "In un momento di stasi politica per via delle elezioni i camion bar si sono riposizionati in diversi punti, vedi l'Ara Pacis - afferma Viviana Piccirilli Di Capua, dell'Associazione Abitanti Centro Storico -. Pensare che questa sia diventata una partita elettorale nonostante la direttiva del Mibac fa esclamare 'povera Roma'! Chi sarà colui o colei che riuscirà a comprendere che si devono attestare legalità e trasparenza perché le regole sono la prova del coraggio di Governo".