"E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo"

 Volo aziendale - charter  delle 11:20 per Roma.
Posto accanto al mio. 
 Finalmente si parte.
Presentazioni. Strette di mano. Sorrisi. Parole. 
-“I laureati sono i peggiori, i più presuntuosi, pensano che sol perché hanno la laurea le cose gli siano dovute, sono poco disposti a mettersi in gioco, ti chiedono se si tratta di far porta a porta, se lo stipendio è fisso, come se vendessimo folletto; arrivano al colloquio che gli si legge in faccia cosa pensano. Ti guardano in un modo.. Un po’ meno chi ha studiato fuori, è meno condizionato.”-
Poi arriva una turbolenza con tanto di vuoto d’aria.
Molti sarebbero gli argomenti a sostegno della mia tesi, ma la tizia lì, la recruiter, sente i suoi 18 anni di esperienza risalirle con il tè e io non replico, perché penso, penso che quando vuole il karma sa davvero essere tempestivo.