E vedrai che qui si balla…

Creato il 01 novembre 2012 da Unarosaverde

Ho cominciato tardi a prendere l’aereo per viaggiare, una decina d’anni fa. Ero sempre stata una camperista pura; se il tempo è poco, però, e le mete lontane, non ci sono altre scelte.

Il primo volo l’ho voluto fare da sola, per andare da un’amica che viveva in Germania. Soffro l’auto, nelle strade a curve, sulle navi non sempre va liscia e, in caso di scombussolamenti di stomaco, preferisco non esibirmi in pubblico. Temevo tracolli inutilmente: decollo, volo e atterraggio non mi hanno fatto né caldo né freddo, né la prima né le successive volte.

Dopo frequenti voli brevi, medi e lunghi, ieri sera, durante una turbolenza cattiva sul volo di rientro da Madrid, partito con puntuale ritardo, mentre il mio stomaco faceva le capriole e le orecchie ronzavano mi sono guardata intorno.

Eccoci tutti lì, perfetti estranei – per la maggior parte –  chi con un libro, chi con l’ipad, chi con le cuffiette nelle orecchie, chi sonnacchioso. Ce ne stavamo compressi come sardine nei sedili Ryanair, al limite della decenza, mentre il personale di bordo faceva avanti ed indietro per smerciare qualunque cosa, preannunciato da stentorei avvisi trilingue.

Pensavo, mentre oscillavamo al vento, che è demenziale perdere più tempo per le pratiche di imbarco e sbarco che per il volo, che è inspiegabile aprire il gate per poi fare stare in coda al freddo delle maniche o delle scalinate le persone perché l’aereo sta ancora sbarcando, che sono ridicole le regole sul bagaglio a mano che sfidano i passeggeri ad inventarsi mille modi per aggirarle. Lunedì, per esempio, ho visto un ragazzino dimostrare con aria di superiorità all’addetta che la propria valigia entrava nella gabbietta di controllo e poi passare dieci minuti di orologio per tentare di disincastrarla: ha tribolato così tanto che rischiava di imbarcare con la struttura metallica e il bagaglio incluso. Pensavo che in viaggio la gente mangia in continuazione, per riflesso istintivo, come se si annullassero i ritmi abitudinari della giornata, che ci si siede per terra a bivaccare mentre è in coda, come in un caravanserraglio moderno senza  cammelli e fieno, che i bambini che non sono in grado di fare silenzio per più di due minuti di fila forse bisognerebbe non portarli prima di aver capito come fare a tenerli occupati, povere creature in gabbia, che invidiavo un po’ la vita ancora da scrivere degli studenti erasmus che stavano rientrando per il ponte, che il rumore dei motori è veramente fastidioso quando si è stanchi e il brusio di fondo quasi insopportabile.

Pensavo, durante i sobbalzi e i vuoti d’aria, che è assurdo cancellare due voli sempre pieni zeppi e sostituirli con uno solo al giorno in orario improbabile e costringere la gente che viaggia per lavoro a trovare altre rotte in aeroporti più lontani. Pensavo che è ora di finirla con queste compagnie con un low cost di facciata e ricominciare a pretendere serietà, visti i prezzi dei biglietti.

E poi ho pensato, tra gli schiocchi delle lamiere, che, se la turbolenza fosse aumentata o continuata, magari quello sarebbe stato il mio ultimo volo e questo genere di considerazioni, come tante altre  che mi si affollavano in testa, non avrebbero avuto più molta importanza.

Invece dopo aver ballato, fluttuato, saltellato, in qualche modo l’aereo ha toccato terra, il mio stomaco ha ritrovato la sua originaria collocazione  pur  turbato dall’esperienza, voi non leggerete il mio post di addio – sì, ho un post di addio abbozzato e qualcuno incaricato di salutarvi al mio posto in caso di improvvisa dipartita…è tanto grave? – e lunedì salirò di nuovo su un aereo, questa volta non gialloblù    e amen.

E poi ho pensato che viaggiare in camper o in treno mi piace tanto, ma tanto, ma tanto di più e che mi dispiace per chi se la ritroverà a passare in casa tra bagno e tinello ma io faccio il tifo per l’alta velocità.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • I malavoglia di Giovanni Verga

    Audiolibro LibrivoxRunning Time:8:14:43Zip file size:237.4MBCatalog date:2013-04-07Read by:Lisa CaputoBook Coordinator:Lisa CaputoMeta Coordinator:Karen... Leggere il seguito

    Il 21 giugno 2015 da   Monica Spicciani
    CULTURA, LIBRI
  • Recensione: Spettabile Demone

    Titolo: Spettabile Demone Autrice: Anonima Strega Genere: urban fantasy/paranormal romance Editore: self publishing Pagine: 208 Prezzo: 1,99 Disponibile su... Leggere il seguito

    Il 08 giugno 2015 da   Flautodipan
    FANTASY, LIBRI
  • Dampyr #179

    Harlan e l'ospedale that should not be«Cari amici dampyriani, rieccoci a parlare del nostro ammazzavampiri preferito! Il personaggio ideato da Mauro Boselli e... Leggere il seguito

    Il 06 giugno 2015 da   Audaci
    FUMETTI, LIBRI
  • La Live Nation colpisce ancora

    Il giorno della festa della Repubblica a Milano, Assago per la precisione, molti italiani hanno festeggiato la 69° ricorrenza levando al cielo i loro migliori... Leggere il seguito

    Il 04 giugno 2015 da   Cicciorusso
    CULTURA, MUSICA
  • Spettri-"2973 - MMCMLXXIII - La nemica dei ricordi"

    “Si consiglia l’ascolto al buio e ad alto volume…”. E’ questa una delle possibili modalità utili alla fruizione di questo secondo lavoro discografico degli... Leggere il seguito

    Il 01 giugno 2015 da   Athos Enrile
    CULTURA, MUSICA
  • Al contrario – [2] Divise

    Con molto ritardo rispetto alla prima parte, ecco la seconda puntata. Annarosa, detta Anna, era appena scesa a terra. Finalmente. Aveva perso il conto delle... Leggere il seguito

    Il 25 maggio 2015 da   Monsieurenrouge
    CULTURA, SOCIETÀ