Il suo arrivo sulla panchina giallorossa ha riportato immediatamente alla memoria un lungo elenco di aneddoti e situazioni, mai dimenticate: partendo dal suo gioco spiccatamente offensivo sino ad arrivare alle sue inimitabili frasi celebri per finire ai massacranti allenamenti con gli immancabili balzi sui gradoni dello stadio. A tal proposito, un certo Pierluigi Nicoli, discreto difensore che indossò la casacca rossonera del “Foggia dei miracoli”, racconta che le preparazioni precampionato erano talmente faticose che la felicità del meritato riposo serale era presto sostituita dalla preoccupazione per la successiva seduta mattutina di allenamento.
Il popolo giallorosso, che confidava nell’arrivo di Zeman già lo scorso anno, è tornato nonostante tutto a sognare e gli oltre 25.000 abbonamenti sottoscritti rappresentano una testimonianza di fede indiscutibile. Dopo le prime esaltanti amichevoli estive sono tuttavia già arrivati anche i primi campanelli d’allarme. Le rimonte subite in casa con Catania e Bologna, quest’ultima terminata con un’incredibile sconfitta da 2-0 a 2-3, fino ad arrivare all’umiliante battuta d’arresto per 4-1 allo Juventus Stadium contro i bianconeri di Antonio Conte, hanno ancora una volta messo a nudo, come forse era lecito attendersi, le immancabili lacune nella fase difensiva delle squadre “targate” Zeman.
Il centrocampista giallorosso Daniele De Rossi
La scorsa settimana ulteriore benzina sul fuoco è arrivata poi dalle eccellenti quanto discusse esclusioni dallo start eleven di “Capitan Futuro” De Rossi e dell’italoargentino Osvaldo, che durante la settimana erano apparsi secondo il tecnico boemo svogliati e poco votati alla causa giallorossa e che venerdì scorso, invece, hanno tolto le castagne dal fuoco a Prandelli nella complicata trasferta in Armenia della Nazioale. Scelte, quelle del tecnico boemo, destinate sicuramente a far discutere e che riapriranno, almeno per quanto riguarda De Rossi, il tema di una potenziale cessione nel prossimo mercato di gennaio, dopo aver resistito per un’intera estate alle faraoniche proposte del Manchester City di Roberto Mancini.
La strada quindi è tutt’altro che in discesa, tant’è che da qualche giorno si rincorrono addirittura alcune voci, quanto fondate non è dato al momento sapersi, su un possibile avvicendamento del tecnico con papà De Rossi, da anni allenatore della primavera giallorossa. Fantamercato? Forse si, ma il dubbio alla fine rimane: siamo veramente sicuri che Zemanlandia sia tornata?
Enrico Brigi