È vero che i cyber criminali la fanno franca (quasi sempre)?

Da Mistercredit

Il cyber crimine è qualcosa di nuovo nel panorama normativo, tecnologico e sociale. Ecco perché ha bisogno di strumenti altrettanto avanzati per poter essere affrontato con efficacia.

Non è facile capire che tipo di persona si cela dietro un crimine informatico, un furto di identità o una frode creditizia: infatti, dietro a questi reati, spesso esistono vere e proprie organizzazioni criminali a cui si contrappongono le forze dell’ordine che adottano sempre nuovi strumenti per combattere questa nuova forma di criminalità, oltre alle aziende specializzate nella protezione contro questi attacchi, come Mister Credit.

Le forze dell’ordine si stanno aggiornando e attivando per aprire canali su cui ricevere informazioni e condividerle con le persone online, ma spesso è difficile trovare i cyber criminali e perfino arrestarli per una serie di motivi:

Il cybercrime non ha confini

Internet è internazionale, è il nome stesso a dircelo, è nel suo DNA. Questa natura è uno dei maggiori punti di forza dei criminali informatici, i quali non fanno altro che cambiare il proprio account, l’IP che rileva la nostra posizione. Esistono programmi che fanno rimbalzare il proprio IP da un’area geografica all’altra. E nel momento in cui passano da uno Stato all’altro, è proprio il caso di dirlo, in un clic, stanno passando anche da una giurisdizione all’altra. Ma cosa accade quando un cyber criminale viene individuato? Anche se spesso viene rilevato l’illecito, non sempre accade lo stesso con il responsabile e anche quando viene individuato, la polizia locale difficilmente si muove sulla base di evidenze web. Pensiamo, ad esempio, alle truffe provenienti da Russia, Europa dell’Est o Africa. Le cose però stanno cambiando e alcuni enti intergovernativi sviluppano politiche comuni.

Conoscono la legge

I criminali informatici sono molto evoluti e, per questo, prendono precauzioni nelle loro azioni. Rapinare una banca dal vero significa esporsi a un elevato rischio, ma la ricompensa è altissima. Rubare migliaia di conti correnti online, significa invece mettere in atto una serie di misure per forzarli e garantirsi così una certa percentuale di riuscita, a fronte di un rischio ben inferiore a quello di una rapina al caveau di una banca. Tornando a quanto detto precedentemente, i criminali conoscono molto bene le falle dei sistemi normativi e delle giurisdizioni tra i diversi Stati ed è proprio lì che trovano spazio di manovra.

Hanno fondi considerevoli

Alcune ricerche affermano che la criminalità organizzata si sta sempre più interessando al crimine informatico. Le organizzazioni criminali è dispongono di una grandissima liquidità e il loro obiettivo è investire il proprio denaro per farlo crescere ulteriormente. Il crimine informatico è un’attività ad alto grado di specializzazione che richiede menti brillanti, esperti di informatica e considerevoli investimenti. E sono propri gli investimenti in risorse e denaro che possono fare la differenza in questo campo.

Per tutti questi motivi, governi e organizzazioni tecnologiche si stanno muovendo per sviluppare strumenti evoluti contro il cybercrimine. È il caso del National Strategy for Trusted Identities in Cyberspace un percorso finalizzato alla protezione dei consumatori online negli Stati Uniti; in Italia abbiamo l’esempio del GCSEC (Global Cyber Security Center), un’organizzazione senza scopo di lucro creata da alcune aziende, tra cui Poste Italiane in collaborazione con il Dipartimento di Sicurezza Americano; inoltre, la Polizia di Stato ha stipulato una serie di accordi bilaterali con aziende ed enti istituzionali per la gestione delle infrastrutture informatiche in settori come l’energia, la finanza, la sicurezza, la salute, l’ambiente e la difesa.

Mister Credit ha tra i suoi obiettivi principali quello della protezione dell’identità e della prevenzione dei danni da eventuali attacchi: in questo senso sono stati creati Sicurnet e Identikit. Nel caso di attacchi massivi, com’è stato quello rivolto alcuni mesi fa alle maggiori università italiane, ha attivato uno strumento gratuito per verificare se la propria mail era stata rubata rivolto specificatamente a studenti, professori e a tutti gli utenti del web.

Photo: zodman



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