Gli investitori di lungo termine lo sono solo in teoria, perchè nella maggioranza dei
casi escono dal mercato azionario in periodi di elevata volatilità, che coincide spesso con violenti crolli dei prezzi delle azioni. Ci sono inoltre dei fattori imprevedibili che possono indurre gli investitori a liquidare le posizioni in azioni, come per esempio la perdita del posto di lavoro, spese improvvise per la salute, per i figli, ecc. Poi ci sono gli investitori di lungo termine che si trasformano in investitori di breve termine, in quanto, seguendo il mercato, decidono di modificare il proprio portafoglio, per cui il ribilanciamento determina di fatto un accorciamento dell’orizzonte temporale. Quindi la probabilità di subire una perdita durante quel breve periodo di investimento diventa uguale a quella di fine periodo, soprattutto in caso di evento sfortunato finale. E questa probabilità aumenta, dunque, al crescere dell’orizzonte temporale.
Sono chiaramente delle teorie che lasciano il tempo che trovano, perchè le variabili temporali, in un investimento in azioni, sono molteplici. Allora ci chiediamo: “E’ vero che l’investimento in azioni presenta meno rischi nel lungo termine?“ Siamo proprio incapaci di dare una risposta chiara e certa a questa domanda. Ma possiamo sicuramente affermare che i risparmiatori farebbero bene a non investire in azioni confidando che il tempo riduca il rischio dell’investimento.
Secondo il nostro parere l’investimento in azioni va considerato rischioso sia nel breve che nel lungo termine. Parleremo nel prossimo articolo della diversificazione del portafoglio, strategia che sembra essere in grado di ridurre il rischio dell’investimento in azioni.
Per valutare il rischio delle azioni è utile confrontare i rendimenti azionari, oltre che con l’inflazione, anche con quello delle obbligazioni (o bond). In questo caso si nota che per lunghi periodi di tempo le azioni hanno guadagnato più delle obbligazioni nella maggioranza dei periodi. Ma ci sono stati periodi, anche di decine di anni, in cui le azioni hanno reso molto meno delle obbligazioni.
In conclusione ribadiamo il concetto che i risparmiatori che non sono in grado di accettare perdite durante il periodo di investimento dovrebbero riflettere attentamente prima di decidere di investire in azioni.