Mentre Eldacar fa la parte di quello che deve snobbare l'E3 perché fa chic (mentre il sottoscritto darebbe la propria madre ai pirati pur di andarci), a chi rimane in Italia non resta che fare congetture sui possibili colpi di scena di una fiera in cui, teoricamente, si sa già tutto.
Non esiste fiera senza colpi di scena, soprattutto l'E3. E' il gioco delle parti: loro rilasciano rumor col contagocce e finte indiscrezioni e noi facciamo la faccia sorpresa quando il CEO di turno presenta il nuovo gingillo tecnologico.
Quindi, parafrasando una famosa pubblicità, nell'E3 che vorrei:
- Nintendo fa una brevissima conferenza in cui il messaggio è uno solo: "Anche noi ci siamo rotti il cazzo di Mario, aiutateci ad uscirne".
- Sony annuncia una periferica basata sul movimento del giocatore, chiamata Pasqual. Purtroppo la conferenza è interrotta da una rissa in stile Benny Hill con quelli di Microsoft.
- Si scopre che dentro Master Chief in realtà non c'è niente: è mosso solo dall'ego di Steve Ballmer.
- Viene annunciato un progetto per la conservazione dei rari esempi di tie-in che non fanno schifo al cazzo.
- Per dimostrare che i videogiochi sono arte, Hideo Kojima si taglia un orecchio. Sarà poi inviato al museo di Roma perchè pare che pure lui fosse "amico di". C'era il logo sul sito, del resto.
- Molyneux annuncia in una tavola rotonda di aver lavorato per anni ad una nuova e rivoluzionaria opera multimediale interattiva. Solo che la chiamava ancora videogioco, quindi non se n'era reso bene conto. Serie le ripercussioni sul progetto.
- Wingers diventa esclusiva Gizmodo per rilanciare l'hardware, spremuto questa volta fino in fondo. Uscirà a Natale. Un Natale a caso.
- Halo diventa un bel gioco.
- Samus è amica di Marrazzo. La nostra eroina in realtà tiene il birillo.
- Itagaki svilulppa Harry Potter.
- Lo stand degli italiani fatto come a Colonia, vende questa volta pizza e panini tra un trailer e l'altro di Milestone. Il mondo apprezza e finalmente ci prende sul serio.