Ebola a Madrid

Da Chechimadrid

Ovviamente avrei voluto non dover mai scrivere questo post, però I fatti di cronaca degli ultimi giorni mi impongono di parlare dell’ebola, poiché a Madrid abbiamo il primo caso di ebola in Europa.
Ecco, questo per chi non mi credo quando dico che a Madrid abbiamo proprio TUTTO.
Sono giorni che non si parla d’altro. Fino a ieri la contagiata non aveva nome (per la privacy) ma tutti eravamo a conoscenza della sua professione e perché del contagio: la signora é l’infermiera che si occupò del sacerdote malato di Ebola e traslatato a Madrid a fine agosto.
Da ieri la signora ha anche dati anagrafici: Teresa Romero, 44 anni, coniugata, senza figli, residente a Alcorcón (pochissimi km da Madrid), ex proprietaria del cane Excalibur, sacrificato proprio ieri per ragioni di sicurezza e precauzione (cioè non tienen ni puta idea se un cane puó essere infettato e infettare o no. NI PUTA IDEA).

A Madrid si parla solo di ebola peró non si capisce NIENTE (se vuoi confonderti le idee leggi qui).
E la cosa drammatica e che io stessa più leggo di questo tema e meno capisco, perché tutti gli articoli sono allarmisti e contraddittori.
I giornalisti hanno finalmente trovato un valido argomento per infondere panico e confusione senza fornire dati.

Capire come Teresa si sia contagiata, e se esiste un reale rischio per noi cittadini pare praticamente impossibile. In un primo momento si é fatto riferimento alle scarsissime misure di sicurezza che non compivano il protocollo, e ovviamente l’ira dei politici dell’opposizione, di tutto il personale sanitario del Paese e di tutti i cittadini si era riversata contro la Ministra di Sanitá Ana Mato (agghiacciante personaggio), chiedendo le sue dimissioni.
Ma Ana ovviamente le dimissioni non le ha volute dare, e ieri come per magia l’infermiera ha dichiarato dalla camera dove è tenuta sotto osservazione di essersi contagiata per un suo personale errore, non per inadeguatezza delle misure di sicurezza. Si sarebbe toccata il viso con il guanto di plastica con cui aveva toccato il sacerdote malato.

Ed ecco che, come per incanto, é stata questa piccola dichiarazione per salvare il culo al ministra e far insorgere il governo del PP (partito popolare) contro l’infermiera, colpevole di essersi toccata il viso con il guanto infettato!
Mi domando e ti domando, mio caro amico italiano che vuoi venire a vivere a Madrid: ma estiste davvero qualcuno cosi profondamente ingenuo da pensare che l’infermiera si sia contagiata per una sua personale distrazione??!? Una professionista con 15 anni di esperienza alla spalle, che si era offerta volontaria per occuparsi del sacerdote malato e che quindi conosceva perfettamente i rischi e come comportarsi potrebbe essere mai cosi sciocca e commettere una tale imprudenza?!? La mia risposta personale è NO.

A dare credito ai miei sospetti ci pensa il medico che ha accudito Teresa, il dottor Juan Manuel Parra che ha dichiarato che non solo gli indumenti di protezione non erano adeguati e le maniche erano troppo corte, le misure preventive non adeguate, e alla luce di questi dati ha richiesto di essere messo in quarantena per essere sicuro di non essere stato contagiato (qui piú informazioni). Come vive Madrid questa situazione? Ovviamente male.
Nonostante non ci siano cambi evidenti (si va a lavoro, si prende la metro, si esce, si va al cinema) si ha molta paura proprio per la disinformazione e la confusione. Personalmente non ho nessun timore di epidemie o contagi, ma quello che temo è la nostra ministra e gli incompetenti che la accompagnano.
Se nel lavoro e nella vita chi sbaglia paga, perché nella politica non è cosi??


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