Quando si parla di Ebru art si sfiora una materia forse poco conosciuta ma oggi molto praticata, una materia che ha origini antichissime ma che, tuttavia, è scarna di documenti certi e sicuri tali da poterne ricostruire per intero la storia.
Nonostante la difficile ricostruzione storica dell'arte Ebru, si pensa possa risalire attorno al tredicesimo secolo grazie alcune fonti che attestano la presenza di questa tecnica in Turchia con successiva diffusione in Anatolia attraverso l'Iran. Uno dei più antichi esempi e testimonianze risale al 1447 ed ora è custodito presso il Topkapi Place Museum.
Secondo altre fonti la testimonianza più antica dell'arte Ebru risale al 1544 inoltre si ritiene che, prima di approdare in Turchia, tale tecnica abbia attecchito in altri Paesi dell'Asia occidentale per poi approdare in Turchia e vivere il suo momento d'oro giunto sino a noi.
Entrando nel vivo dell'Ebru art una delle cose affascinanti è la preparazione dei materiali necessari per la realizzazione delle opere. Attraverso un catino d'acqua, del colore mescolato a gocce di acquaragia, pennelli e fogli di carta (che poi verranno immersi nel catino ove vi sono già i pigmenti mescolati con l'acqua ragia) si ottengono delle opere di rara bellezza.