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Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Creato il 25 luglio 2012 da Sabrinamasiero

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a VeneziaPoster della Mostra Il Tempio di Osiride Svelato, Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, Venezia. Aperta fino al 21 ottobre 2012. Crediti: Paolo Renier.  Fonte : Sito web della Mostra.

La Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia accoglie in questi giorni la splendida Mostra intitolata Il Tempio di Osiride Svelato curata dal Fotografo e Art Designer Paolo Renier con la collaborazione del Museo Egizio di Firenze, oltre che con l’Associazione “Friends of Abydos”.

Abydos è una delle più antiche città dell’Alto Egitto a circa 11 km ad Ovest del fiume Nilo. Probabilmente Abydos fu la capitale dell’Alto Egitto, in base ad alcune testimonianze in tombe e nel Tempio di Abydos stesso, attribuite ai sovrani del periodo predinastico.

Uno dei culti più importanti attestati ad Abydos è quello di Osiride, nelle sue varie forme, che a partire dalla XII dinastia divenne più importante di tutti i culti precedenti, anzi riuscì pure ad occultarli completamente.

Sulle pareti della camera del sarcofago, che è stata riprodotta fedelmente all’interno della mostra in scala 1:1 grazie alle fotografie di Paolo Renier, sono presenti dei bassorilievi testimonianza della cultura astronomica dell’antica civiltà dei Faraoni.

Il soffitto dell’Osireion sembra però dimenticato e lotta contro le intemperie del tempo e l’incuria dell’uomo. Nelle pareti della Camera del Sarcofago vi sono due splendide dee Nut, che rappresentano due straordinarie testimonianze dell’arte egizia ma anche due documenti storici di inestimabile valore.

Nella mitologia egizia Nut era la dea del cielo e della nascita. Nell’iconografia la volta celeste viene dunque rappresentata da Nut, in genere come una donna nuda, ricoperta di stelle, con le mani e i piedi a terra, inarcata su Geb, suoi padre, la Terra.

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

il Prof. James Westerman. Crediti: Sito web della Mostra.

Durante la conferenza di James Westerman, Explorer of the Chicago Archaeological Society e uno dei massimi esperti di Abydos, tenutasi il 9 giugno 2012 è stata presentata un’importante scoperta compiuta quest’anno durante alcune indagini di natura archeologica-scientifica dell’Osireion. Fin dal momento della scoperta, avvenuta nel 1914, si tentò di drenare l’acqua presente nel sito, senza riuscire ad ottenere effetti duraturi nel tempo. Di conseguenza, tutto il complesso architettonico chiamato “isola” formato dalla base in arenaria sulla quale posano le colonne di granito che sorreggevano il soffitto, oramai perduto, è ancora sommerso dall’acqua.

Il Professor James Westerman, in collaborazione con un team di geologi nel 1992 verificò che la fonte di questo bacino non fosse legata al Nilo, ma probabilmente da una falda proveniente da ovest, ossia dalla parte opposta del Nilo. Da queste analisi sembrerebbe che le acque si dovrebbero trovare sotto il Tempio di Sethi I.

L’ipotesi sostenuta dal Prof. Westerman verrebbe a confutare quella di Henri Frankfort che nel 1933 affermò che il Nilo fosse responsabile di quest’acqua e che la profondità del canale arrivasse a circa 7,8 metri. Il Prof. Westerman ottenne un valore di profondità pari a 8,4 e poi di 10,4 metri. Non solo, con alcuni dispositivi più complessi di rilevazione sismica si ottiene una profondità per il corridoio che porta al Tempio di ben 15 metri.

Da una stratografia della trivellazione si desume che sotto vi sia della sabbia impregnata di acqua e la melma estratta è formata solo da limo e non da corpuscoli di volume importante.

Il Prof. Westerman, inoltre, afferma che da un punto di vista architettonico l’Osireion sia precedente il Tempio di Sethi I (e lo stesso Paolo Renier lo aveva intuito) e non contemporaneo come si era ritenuto all’inizio.

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Il soffitto del Tempio di Osiride, Camera del Sarcofago. Crediti Paolo Renier. Fonte sito web della Mostra.

Il lavoro di Paolo Renier raggiunge il suo apice con le fotografie del meraviglioso soffitto astronomico del Tempio di Osiride, dopo aver superato le gravi difficoltà tecniche per la strumentazione, la scarsità di luce e la presenza continua dell’acqua all’interno della Sala del Sarcofago, che arrivava alle ginocchia oltre che i numerosi pipistrelli che volano all’interno. Le temperature e l’umidità sono, purtroppo, elevatissime e combinate fra loro diventano un miscuglio terribile per il degrado del Tempio. Lo stesso Renier mi ha raccontato che a distanza di alcuni anni si pososno notare delle notevoli differenze e il rischio è la perdita dell’opera completa a causa dell’incuria dell’uomo.

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Un particolare del soffitto del Tempio di Osiride. Ben visibile a sinistra Nut, la dea della notte. Crediti: Paolo Renier, Fonte: sito web della mostra.

Il lavoro di Paolo Renier inizia nel 1989, quando partì per un viaggio nella terra dei Faraoni assieme all’egittologo Sergio Pernigotti. Tornò affascinato e interessato a valorizzare il sito archeologico di Abydos.

Le sue fotografie mettono in luce l’essenza spirituale e scientifica di Abydos, nei bassorilievi del Tempio di Sethi I e di Ramesse II e ancora di più nell’Osireion, la Tomba di Osiride.

La bellezza di ogni singola gigantografia nella mostra tocca al cuore ed è legata alla particolare tecnica utilizzata da Renier che esalta i bassorilievi che hanno uno spessore di 5-7 millimetri al massimo. La luce radente alla figura ha permesso di mettere in evidenza la forma ed il colore; il gioco di luci ed ombre sembra dare movimento e tridimensionalità alle immagini. Mostrano quello che gli occhi nella Camera del Sarcofago non sono in grado di osservare a causa delle pessime condizioni di visibilità e la difficoltà a muoversi nell’acqua melmosa.

L’egittologo Sergio Donadoni ha definito Paolo Renier il più importante esploratore visivo dell’ultimo secolo. Nelle sue fotografie non solo si nota l’arte, l’intuito, il saper cogliere la giusta posizione per dar risalto al bassorilievo ma anche l’abilità di conservare per sempre su pellicola un pezzo di storia mai svelato prima. E che probabilmente rimarrà unico. Infatti, con i suoi scatti Paolo Renier ha saputo salvare per sempre la memoria storica di queste bellezze uniche al mondo che l’incuria di altri uomini sta distruggendo, portandole via per sempre.

Gli Egizi hanno anni della loro vita per realizzare bellezze che si sono conservate per millenni solo perchè protette dalla sabbia. Ancora una volta non sappiamo conservare ciò che la sabbia, la natura da sola ha conservato per millenni. Se vorremmo ancora continuare a studiare le bellezze dell’Egitto, se vorremmo ancora avere una testimonianza storica del passato, dovremmo solo preoccuparci di più di queste documentazioni uniche e di inestimabile valore.Temo che un giorno solo le fotografie di Paolo Renier rimarranno ad eterna testimonianza di questi luoghi.

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Sabato 30 giugno alle ore 19.15 presso la sede della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, Francesca Manenti, Astrofisica del Museo di Scienze Naturali di Livorno e Daniele Corradetti, matematico di Firenze hanno tenuto una conferenza intitolata “Astronomia Egiziana: La Camera del Sarcofago dell’Osireion”. Le foto dell’evento sono disponibili sul sito, alla pagina: http://www.progetto-abydos.it/astronomia-egiziana-la-camera-del-sarcofago-dellosireion-le-foto-dellevento/

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Osiride come appare nel Libro dei Morti. Crediti: anticoegitto.net.

Fonte: Astronomia Egiziana: La Camera del Sarcofago dell’Osireion – http://www.progetto-abydos.it/astronomia-egiziana-la-camera-del-sarcofago-dellosireion/ e
“Astronomia Egiziana: La camera del Sarcofago dell’Osireion”: le foto dell’evento – http://www.progetto-abydos.it/astronomia-egiziana-la-camera-del-sarcofago-dellosireion-le-foto-dellevento/

La Mostra rimarrà aperta fino al 21 ottobre 2012, dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 18.30 (lunedì chiuso). Il costo del biglietto è di 7 euro. Per eventuali riduzioni ed entrate gratis, consultate gli organizzatori della mostra.

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Paolo Renier

Eccezionali testimonianze di astronomia egizia in Mostra a Venezia

Paolo Renier, Art Designer e curatore della Mostra su Abydos. Crediti Sito web della Mostra: http://www.progetto-abydos.it/friends-of-abydos-lassociazione/paolo-renier/

Paolo Renier, di orgini veneziane, da oltre trent’anni vive e lavora a Tarzo, sulle colline della Marca Trevigiana, nel campo della comunicazione visiva. Ha studiato alla Scuola d’Arti Grafiche delle Fondazione Cini di Venezia con Luigi Fumanelli e Bruno Monguzzi. Per alcuni anni è stato direttore creativo di alcune agenzie di pubblicità; la sua attenzione e sensibilità per il mezzo fotografico lo hanno portato a lavorare per l’editoria, l’industria discografica, l’arredamento e la moda, realizzando servizi fotografici in America, Giappone, Africa ed in vari paesi europei. Il suo talento creativo, certamente influenzato dalla dolcezza del paesaggio collinare Veneto, si è indirizzato anche verso la progettazione di parchi ed aree verdi.
Da parecchi anni l’interesse principale di Renier è rivolto alla valorizzazione del sito archeologico di Abydos: inizialmente pubblica il libro fotografico “Abydos, origini riflesse”; poi lavora sulla mostra foto/scenografica itinerante “Abydos, Egitto: rispetto, conoscenza e valore” supportata da un secondo volume “Abydos, Egitto” nel quale Renier combina lo sguardo obiettivo del documentarista a spunti emozionali, derivanti dall’approccio quasi mistico con il luogo, in quella che ormai è, per l’autore, una precisa scelta esistenziale.

Informazioni su Paolo Renier:
STUDIO RENIER PAOLO
Via Samont, 15
31020 TARZO (Treviso) – Italy
Cell. +39 333.9628610
Tel. +39 0438.925093
[email protected]  e sito web: http://www.studiorenierpaolo.it

Per informazioni sulla Mostra Il Tempio di Osiride Svelato: sito web: http://www.progetto-abydos.it/orari/ ; Tel: 041.71.82.34 ; email: info [at] scuolasangiovanni.it ; il pdf per raggiungere la mostra si scarica su: http://www.progetto-abydos.it/wp-content/uploads/cartina_venezia_scuola_san_giovanni.pdf .

Sito Web della Mostra: http://www.progetto-abydos.it/

La Leggenda di Osiride è raccontata su Antico Egitto.net: http://www.anticoegitto.net/deiosiride.htm .

Fonte – Venezia: conferenza di James Westerman su nuove ricerche nell’Osireion di Abydos – http://www.egittologia.net/Community/ForumdiEgittologiaeanticoegitto/tabid/74/aft/13506/Default.aspx

Progetto Abydos: http://www.progetto-abydos.it/venezia-conferenza-di-james-westerman-su-nuove-ricerche-nellosireion-di-abydos/

Altre informazioni su- http://www.progetto-abydos.it/analisi-archeologica-dellosireion-un-monumento-straordinario-e-misterioso/
Blog del Progetto Abydos: http://www.progetto-abydos.it/category/blog/page/2/

Volta celeste del Tempio di Osiride: http://www.progetto-abydos.it/la-camera-del-sarcofago-dellosireion/

Sabrina


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