Ecco come si scrive un articolo senza offendere le donne

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Dopo l’ultimo post sull’incapacità dei giornalisti di rispettare le donne e di scrivere articoli ecco due esempi su come potrebbe essere scritto un articolo di violenza di genere. Ho ripreso la notizia e riscritto tutto ex novo, la vicenda è la stessa. Mettendo come sottotitoli il movente e non la reazione dei parenti come nella notizia originale che serve solo a “vittimizzare il violento”  e senza morbosità che spostano l’attenzione sulla vicenda.

FEMMINICIDIO A CUNEO: VIOLENZA DOMESTICA SI TRAMUTA NEL “COLPO DI GRAZIA” INFERTO ALLA VITTIMA, 87 ANNI CHE DA ANNI VENIVA PICCHIATA DAL SUO AGUZZINO

La vittima subiva violenze dal marito, il femminicidio era premeditato.

una campagna dell'Udi contro il femminicidio

 L’assassino ha le chiavi di casa. E’ successo ancora una volta in Italia, che dall’inizio di quest’anno ha permesso che 55 donne venissero uccise da chi credevano di avere amore in cambio. Non è l’amore, ma l’odio ad uccidere le donne, odio di genere e disparità tra uomo e donna presente negli strati più profondi dei tessuti sociali come la famiglia, da sempre considerata l’istituzione fondamentale del nostro Paese; ma se nel pilastro fondamentale del nostro Paese avviene la maggior parte delle stragi di donne, qualche domanda bisognerebbe farsela.

 Pierina aveva 85 anni e da tempo non sopportava più le violenze di suo marito, Vittorio Ninotto, che da tempo la picchiava e pretendeva che lei accettasse i suoi tradimenti e i soldi che venivano a mancare in casa, poiché li sottraeva per realizzare gli incontri con la sua amante.

 Pierina è stata uccisa ieri poco dopo le 20, perché aveva detto no, quel no che è costato caro a tante donne nel nostro Paese, uccise solamente perché volevano rivendicare la propria autonomia da mariti-padroni che le consideravano meri oggetti e che si sentivano padroni della loro vite. Uccise in quanto donne in una società ancora prettamente maschilista. 

Il marito-padrone è stato arrestato dai Carabinieri di Cuneo che lo hanno condotto in caserma, mentre i parenti solidari verso la vittima hanno tentato di linciarlo.

 VIOLENZA SULLE DONNE IN AUMENTO- Dal 2006 fino ad oggi, sono state uccise 758 donne, la maggior parte di queste all’interno delle mura domestiche. Sul web sono stati lanciati degli appelli affinché i media e il Governo sensibilizzino sul fenomeno, che secondo i dati è in crescita.

  

Secondo articolo sullo stupro di Voghera riscritto interamente da me, dove ho eliminato i pezzi che tendono a giustificare la violenza e assolver e i violentatori:

TRE ITALIANI ARRESTATI PER STUPRO DI GRUPPO ALL’ALCATRAZ DI VOGHERA

 Assistiti dal legale, ma la ragazza è sotto choc e presenta lesioni che confermano la violenza.

Voghera 1 maggio 2012. Nuovo episodio di violenza sessuale. Sono comparsi davanti al gip di Voghera, Donatella Oneto, i tre autori dello stupro a danni di una ragazza toscana di 21 anni venerdì scorso in una discoteca di Voghera. I tre stupratori, Maurizio Paraventi, 53 anni, Walter Vezza di 53 anni e suo figlio Alessandro Vezza, 25 anni negano tutto assisiti da un legale che li difende.

VIOLENZA EFFERATA- La giovane è stata caricata su un furgone dai tre uomini, i quali hanno tentato di violentarla ma alla vista dei Carabinieri sono saliti su una Smart omologata per due e hanno tentato la fuga ma sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona, stupro di gruppo e lesioni fisiche che hanno condotto una 21enne al pronto soccorso sottochoc, la quale presentava alcune bruciature di sigaretta, ecchimosi e lividi che confermano la violenza.

 I DATI – Gli autori delle violenze sessuali sono italiani in più di sei casi su dieci. E’ il dato reso noto dal Viminale durante un convegno del 2009 dedicato alla violenza sulle donne. Il ministero dell’Interno ha detto che gli autori di stupro sono di nazionalità italiana nel 60,9% casi. Solo il 7,8% dei violentatori, invece, è romeno, mentre il 6,3% è marocchino. Il ministero precisa poi che le vittime sono donne nella gran parte dei casi (85,3%) e che nel 68,9% dei casi sono di nazionalità italiana.

 MILANO- Nonostante non manchino stupri compiuti da immigrati come le cronache segnalano, anche nel territorio milanese, secondo la stessa indagine, prevalgono gli italiani tra gli autori del reato: nel 41% dei casi denunciati il responsabile è cittadino italiano, nell’11% romeno, nell’8% egiziano e nel 7% marocchino.

 

Questi sono solo due esempi di come fare giornalismo senza offendere le donne e incrementare il sessismo. Sulle immagini: usare le immagini del luogo del delitto o una campagna forte contro la violenza sulle donne.

Mary



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