La ricerca, pubblicata il 15 gennaio 2014 su Ecology Letters, ha preso in considerazione le dinamiche di competizione tra le alghe coralline, un gruppo di alghe rosse dell'ordine Corallinales viventi nelle acque che circondano Tatoosh Island, che hanno la capacità di produrre uno "scheletro" di carbonato di calcio. Con l'incremento di CO2 nell'atmosfera, anche gli oceani, di conseguenza, ne diventano più ricchi, e l'acqua diventa più acida, perché si forma acido carbonico secondo la reazione chimica illustrata in figura.
Pseudolithophyllum muricatum
Nel caso dello studio in oggetto, i ricercatori hanno cercato di ricostruire la serie storica della relativa abbondanza tra alcune specie di alghe coralline viventi presso Tatoosh Island in un lasso di tempo di 12 anni; ad esempio Pseudolithophyllum muricatum, negli esperimenti precedentemente svolti, era stata predominante, in termini di diffusione areale, su altre 3 specie prese in considerazione come riferimento, ma nell'ultimo set di esperimenti allestiti nessuna delle 4 specie si è rivelata predominante, raggiungendo ciascuna circa il 25% di presenza relativa.L'abbondanza di P. muricatum, secondo gli scienziati, era molto probabilmente connessa alla sua abilità di costruire uno scheletro di consistenza di gran lunga maggiore delle altre specie algali, ma adesso i tempi si sono fatti più duri per questa specie, poiché uno scheletro meno spesso costringe tali alghe a dover tollerare stress ambientali più forti, perché non abituate a vivere con una protezione meno efficiente. Le rilevazioni di più bassi livelli di pH concordano con l'ipotesi degli scienziati, cioè che le acque sono diventate più acide, e senz'altro un contributo fondamentale in tal senso è stato dato proprio dall'aumento di CO2 negli ultimi anni.S. J. McCoy, C. A. Pfister (2014). Historical comparisons reveal altered competitive interactions in a guild of crustose coralline algae Ecology Letters DOI: 10.1111/ele.12247