Ecco cos'è la politica

Creato il 26 luglio 2011 da Danemblog @danemblog

Barack Obama

Ieri sera, alle tre di notte ora italiana, Barack Obama, ha tenuto un discorso alla Nazione, per spiegare la precaria situazione economica degli Stati Uniti. Gli USA si trovano costretti a stringere i tempi per approvare un provvedimento che possa alzare il tetto del debito del paese: l'ultimatum è fissato per il 2 agosto.Andare oltre, significherebbe rischiare di non poter far fronte ad alcuni pagamenti, andando in default tecnico ed esponendosi al rischio di downgrade da parte delle agenzie di rating. 
"Il default sarebbe una risposta sconsiderata e irresponsabile. Rischieremmo di innescare una profonda crisi economica causata interamente da Washington. Ho detto ai leader di entrambi i partiti che devono raggiungere un giusto compromesso nei prossimi giorni, un compromesso che possa passare in entrambe le camere del Congresso e che io possa sottoscrivere. E sono fiducioso che possiamo raggiungere questo compromesso "
Queste le parole del Presidente. Al suo intervento, è seguito quello di John Bohener, il Presidente della Camera, repubblicano (lì  il Gran Old Party è in maggioranza), che sta portando avanti con il suo partito il duro negoziato.
Ci troviamo ancora a parlare degli altri e a confrontarli con il nostro Paese. Lo faremo in tono leggero, per sottolineare le "leggere" differenze di comportamento, che contraddistinsero Cameron nel suo intervento e questa volta contraddistinguono Obama, dal nostro Silvio Berlusconi.Obama ha parlato, lo ha fatto a chiare lettere, ammettendo le difficoltà del momento, economico e politico. Non si è isolato, non si è nascosto, non ha scelto la fuga. Ha fatto il leader, perché è quello che è.Il nostro leader invece è "quel che è"...anzi non è più niente. Le corse di questi giorni per approvare leggette varie, vedi il salva-Ruby, poi ritrattata con il ddl sulle intercettazioni, i ruggiti della figlia imprenditrice che ha deciso di querelare Travaglio, dopo averlo fatto sfottere sui suoi giornali, amici o servitori: sono i segni della fine. Berlusconi è finito: la sua assenza nei momenti cruciali di questi giorni passati, ne è testimonianza. Quandoi bellimibusti che ci governano, si decideranno a trovargli il successore, forse anche noi potremo ritrovare un confronto politico migliore, una dialettica vera, una responsabilità reale.Forse a quel punto, se Dio vuole, ci ridaranno la Politica. 

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