Salve a tutti, scrivo un po’ di fretta le prime cronache degli eventi di ieri qui a Tokyo, in prima persona cosi’ come li ho vissuti io.
Ieri ero in ufficio, vicino a Yokohama in una zona industriale che si trova a una quindicina di Km dal centro di Tokyo. Ero al telefono con un collega, quando il solito (ne capita uno a settimana, piu’ o meno) terremoto e’ partito. Qui in Giappone e’ nella norma di avere qualche scossa ogni tanto, e la gente non ci fa neanche caso (l’avevo scritto in qualche post precedente).
Poi, la botta. Ho visto computer e libri volare dalle scrivanie, un paio di finestre spaccarsi, e mi hanno urlato di mettermi sotto la scrivania. Il mio edificio e’ degli anni ’60, non proprio antisismico, percio’ la preoccupazione era moltiplicata, soprattutto in quel momento il pensiero era quello insomma. Poi da sotto la scrivania ho visto libri volare, polvere cadere dal soffitto, e il pavimento che sembrava non fermarsi mai.
Poi la grande scossa e’ finita, e abbiamo evacuato l’edificio (io lavoro al quinto piano di sei), e la mia azienda e’ composta da 24 tra palazzi e officine. All’aperto ci siamo trovati in gruppi in mille e passa che siamo in quell’impianto, dopodiche’ ci hanno contati e ci siamo fatti un altro paio di scosse belle potenti mentre (1) la fabbrica a fianco era in fiamme, (2) nevischiava e (3) le prime crepe iniziavano a comparire nel nostro edificio (ma eravamo fuori e a distanza di sicurezza). Nel frattempo alcuni colleghi dalla tv del cellulare iniziavano a darci le prime informazioni: l’epicentro era al nord, lo tsunami era in arrivo ma nella nostra zona (io ho la fabbrica a qualche centinaio di metri dal mare) era solo a 50cm. Salvi.
Poi ci hanno dato il via libera per tornare a casa. Erano le 4 del pomeriggio. Ovviamente bus e treni erano fermi, percio’ sono andato a piedi alla stazione piu’ vicina, per scoprire che non c’erano mezzi. Dopo 3 ore sono arrivati alcuni bus che ci hanno portato a Kawasaki, dove il sistema dei bus era “funzionante”. La coda per andare al centro di Tokyo era lunga piu’ di un chilometro. Per questo sono riuscito a salire verso mezzanotte, dopo 5 ore di attesa sotto un gelo costante, a circa zero gradi o poco piu’.
Sono arrivato a casa all’una e mezza, congelato, e finalmente ho capito cos’era successo dalla tv. Fino ad allora eravamo al buio completo (nel senso di: no luci in strada, no ristoranti o bar o convenience store aperti, no notizie). E allora ho visto dello tsunami e di tutto il resto.
Tokyo e’ piu’ o meno a posto, a parte il sistema dei treni in collasso. Qua e’ tutto mezzo chiuso, pero’ non ci sono danni ingenti. Il conto delle vittime per ora a Tokyo e’ di 4 persone. Da stamattina abbiamo avuto altre 5 o 6 scosse, tra i 4 e i 6 gradi. Niente di preoccupante qui, e’ tutto piu’ o meno antisismico e se e’ sopravvissuto a ieri, figurarsi.
Ora hanno ripristinato finalmente il gas, che ieri era stato tagliato, per cui sono riuscito a lavarmi. Ora mangio qualcosa e poi esco alla ricerca di un supermercato con del cibo disponibile, sperando che le file non siano troppo lunghe.
Per ora e’ tutto, ci aggiorniamo ai prossimi giorni.