Ecco cosa ho visto nel finesettimana

Da Giulia

aus Berlin mit Liebe (avrò scritto bene?)


Davanti alla casa, sotto un albero pieno di foglie, c'era una tavola apparecchiata per il tè. Accanto a essa stavano seduti la Lepre Marzolina e il Cappellaio. In mezzo a loro due si trovava un Ghiro, che dormiva a più non posso. La Lepre e il Cappellaio, mentre parlavano, tenevano le braccia poggiate sulla testa del Ghiro. "Non è molto comodo per il Ghiro" pensò Alice. "Però dorme e può darsi che non ci faccia caso".La tavola era assai grande, ma i tre strani commensali si erano ammassati tutti in un angolo.
"Non c'è posto! Non c'è posto!" gridarono subito ad Alice, quando la videro arrivare.
"E' PIENO, di posto!" rispose Alice indignata. Poi, quasi per dispetto, si sedette su una bella poltrona vuota all'altra estremità della tavola.
"Vuoi un po' di vino?" disse allora con un tono quasi incoraggiante la Lepre Marzolina.
"Non vedo vino" osservò Alice. Infatti aveva guardato sulla tavola e non aveva visto altro che tè.
"Non ce n'è, infatti" disse la Lepre.
"Allora non è stato gentile da parte tua offrirmelo" disse Alice arrabbiata.
"Non è stato gentile neppure da parte tua sederti senza essere stata invitata" rispose pronta la Lepre Marzolina.
"Non sapevo che fosse la VOSTRA tavola" disse Alice. "E' apparecchiata per più di tre persone!" "I tuoi capelli avrebbero bisogno di una sforbiciata" disse il Cappellaio dopo aver osservato Alice per un pezzo e con molta curiosità. Erano le sue prime parole.
"Non si fanno appunti alle persone" disse Alice severa. "E' cattiva educazione." A sentir questo il Cappellaio spalancò gli occhi. Era meravigliato, ma le sole parole che disse furono: "Perché un Corvo assomiglia a uno scrittoio?" "Ecco, ora ci sarà da divertirsi!" pensò Alice. "Sono contenta che mi facciano gli indovinelli". E aggiunse forte: "Credo di saperlo..." "Vuoi dire che credi di poter trovare la risposta?" domandò la Lepre Marzolina.
"Proprio così" rispose pronta Alice.
"Allora dimmi subito quello che credi " riprese la Lepre.
"Come volete" rispose in fretta Alice. "Vi dico quello che credo...
perché io quello che credo dico... è la stessa cosa".
"Non è per niente la stessa cosa!" esclamò il Cappellaio. "Vorresti forse sostenere che la frase "vedo quello che mangio" ha lo stesso significato di "mangio quello che vedo"?" "O vorresti sostenere" proseguì la Lepre Marzolina "che la frase "mi piace quello che prendo" ha lo stesso significato di "prendo quello che mi piace"?" "E vorresti forse sostenere" concluse il Ghiro (il quale sembrava che parlasse dormendo) "che la frase "respiro quando dormo" ha lo stesso significato di "dormo quando respiro"?" "Per te è la stessa cosa!" disse il Cappellaio. E a questo punto la conversazione finì e tutti restarono in silenzio per un minuto, mentre Alice si sforzava di ricordare più cose che fosse possibile dei corvi e degli scrittoi. Ma non erano molte.

 Alice nel Paese delle Meraviglie - Lewis Carroll

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