La telemedicina è uno dei modi più promettenti per monitorare, diagnosticare e prevenire i nostri problemi di salute, e come tutte le tecnologie essa si evolve. E' dall'Olanda, al centro di ricerca IMEC con sede a Eindhoven, che arriva un sistema molto avanzato in grado di di gestire meglio le proprie patologie fisiche e il proprio stato di salute.
Soprannominata Human++ BAN (Body Area Network) questo network a range corto è gestito da una piattaforma in grado di configurare i sensori IMEC ultralow-power dell’elettrocardiogramma come nodi di una rete, a cui viene assegnato un indirizzo IP, attraverso il quale possono essere inviati i parametri fisiologici ad un hub che si identifica con il cellulare del paziente. Queste informazioni possono poi essere inoltrate al proprio medico di fiducia via Wi-Fi oppure attraverso una connessione 3G.
Nel caso gli organi comunichino uno stato di malessere, il cellulare è in grado di mostrare sul display un avviso accompagnato da un allarme sonoro, avvertendo il paziente o i familiari della situazione di pericolo.
Julien Penders, che ha sviluppato il sistema, dice che può funzionare anche con altri sensori medici low-power, come l'elettroencefalogramma (EEG) per monitorare le condizioni neurologiche o elettromiografici per individuare malattie neuromuscolari. Oltre ad aiutare coloro già diagnosticati con patologie croniche, la tecnologia BAN potrebbe essere utilizzata da chi rischia di sviluppare problemi di salute o da appassionati di fitness e sportivi che vogliono tenere sotto controllo i processi fisiologici durante l'allenamento.
La tecnologia della IMEC non è la prima BAN, ma si integra meglio rispetto alle versioni precedenti con i gadget che molte persone portano in giro con loro. IMEC ha creato un adattatore che si installa nello slot standard delle memorie SD del cellulare trasformando l’apparato in un hub della rete BAN permettendo così di trasmettere dati dai sensori in tempo reale e consentire al telefono di riconfigurare la frequenza di campionamento dei sensori. Il relativo software gira su sistema operativo per cellulari Android di Google. Fonte: NewScientist
Immagine in alto: HUMAN++ body area networks da IMEC