Troppi giorni lontano dal rettangolo verde, troppi giorni per riprendersi dall’infortunio, troppo tempo lontano dai compagni per poter rispondere alle offese che arrivavano agli azzurri, Lorenzo Insigne perde le staffe, e allo Stadio Bentegodi reagisce.
Troppi cori contro la squadra, ma tanti anche indirizzati a lui singolarmente, preso di mira, probabilmente perchè prima ancora di indossare la maglia azzurra, indossa nel cuore quei colori di cui è innamorato. Nessuno sfottò calcistico, solo offese gratuite che portano Lorenzo Insigne a richiamare l’attenzione del giudice di porta, ma niente da fare, i tifosi veronesi continuano senza sosta.
Secondo il portale veronese Tg gialloblu, Insigne mentre si dirigeva al pullman per rientrare a casa dopo la partita, avrebbe sputato su uno dei simboli del Verona, raffigurati nel tunnel che porta all’autobus.
Tutto ovviamente è da accertare. La mancata simpatia di Insigne per la squadra gialloblu è risaputa, e ovviamente i ricordi di molti, rimandano la memoria ai festeggiamenti per il passaggio del Pescara in serie A, in cui i due napoletani, Lorenozo Insigne e Ciro Immobile furono i protagonisti che intonarono i goliardici cori contro il Verona.
Se la presunta azione di Insigne dovesse rivelarsi realmente accaduta, si parlerebbe sicuramente di un comportamento che razionalmente non rende giustizia ad un campione, ma prevedibile se si pensa che si parla di un ragazzo che per quasi 90 minuti ha dovuto subire attacchi da tutto lo stadio.